Il Comitato Ristoratori va avanti (nonostante le stupide polemiche): “Per la dignità delle nostre famiglie”

La manifestazione dei commercianti di Cerignola prevista per il prossimo 25 ottobre sta raccogliendo molte adesioni, eppure non tutti sono convinti dell’utilità dello scendere in piazza. La decisione di lasciare ai singoli la libertà di aderire o meno (a differenza di quanto accade all’epoca dei Forconi) non garantirà il 100% di partecipazione della categoria, ma è un forte segnale di maturità democratica da parte del Comitato Spontaneo degli esercenti. E così come non tutti gli esercenti sono persuasi dell’efficacia dell’iniziativa, lo stesso avviene con gli schieramenti politici.

Segnatamente, è stato Tommaso Sgarro che, tramite il proprio profilo social, ha espresso le maggiori perplessità: «La fiaccolata con annessa serrata di 24 ore delle attività commerciali (a cui non tutti aderiranno), proposta dall’amministrazione comunale, non servirà a nulla come lo slittamento della Tosap», affermando poi la necessità dell’azione politica e proponendo una serie di misure quali la riduzione o il differimento della Tari per le attività commerciali, la ricontrattazione delle tariffe energetiche, iniziative di rilancio del commercio cittadino. In risposta agli appunti mossi da Sgarro, è giunta la replica di Nicola Lopane, titolare membro del Comitato Spontaneo: «Ad onor del vero, la proposta della serrata è un’iniziativa di 15 commercianti e condivisa da altri 70 – ha fatto notare Lopane – Abbiamo chiesto un incontro con l’assessore di competenza e il sindaco per vagliare alcune proposte per agevolare in qualche maniera questa situazione. Ci hanno assicurato che faranno tutto ciò che è in loro potere per aiutarci», precisando di non scrivere a nome personale ma a nome di oltre 80 commercianti.

Da qui, un serrato botta e risposta tra Sgarro e Lo Pane sull’efficacia della manifestazione e sulle proposte politiche emerse o non emerse. Al netto delle divergenze di vedute sulla serrata di 24 ore da parte dei commercianti, ciò che sta affiorando è un clima dialetticamente e democraticamente vivace. Un’altra interpretazione del dibattito, però, porta a un significato meno positivo, e cioè a una spaccatura tra una parte della politica e una parte della società civile per motivi politici che nulla hanno a che fare con le ragioni che hanno spinto gli esercenti cerignolani a scendere in piazza.

Giovanni Soldano

• Il comitato Ristoratori e Commercianti diffonde la locandina dell’iniziativa del 25 ottobre, quando a Cerignola saranno spente luci in segno di protesta: “é il momento di agire per la dignità delle nostre famiglie”, è il motto.