Dopo Palazzo Carmelo, attenzione al Duomo Tonti (che cade letteralmente a pezzi)
Le macerie di Palazzo Carmelo testimoniano ancora una volta cosa significhi incuria e cosa possa innescare un processo di abbandono lungo trent’anni, come successo per il vecchio Municipio, crollato il 10 febbraio dopo le avvisaglie dei mesi scorsi, su cui torneremo prossimamente.
Mentre la querelle politica su Palazzo Carmelo avanza – nonostante a vario titolo tutte le amministrazioni, indistintamente, abbiano peccato sul fronte manutenzioni- un’altra situazione bollente interessa la Cattedrale e in particolar modo la cupola. Il Duomo Tonti, di proprietà comunale, è un’altra struttura su cui servirebbero interventi molto consistenti.
Non a caso, negli anni addietro, fece molto discutere la scelta di mettere mano alla cripta piuttosto che alla parte più alta, da cui cadono letteralmente pezzi. Per il momento è la stessa Chiesa che si sta occupando della manutenzione, ma difficilmente la situazione potrà protrarsi nel tempo, considerata anche la mole economica degli interventi da effettuare.
L’ultimo episodio la settimana scorsa, quando pezzi di intonaco sono caduti al suolo durante un’omelia, nel bel mezzo della celebrazione, tra lo stupore dei fedeli riuniti in preghiera.