giovedì, Dicembre 26, 2024
Politica

Finita per sempre l’era Metta, la politica ora si interroga sul futuro

Finita per sempre l'era Metta, la politica ora si interroga sul futuro

All’indomani della pronuncia della Cassazione che ha sancito l’incandidabilità di Franco Metta, a Cerignola ci si interroga sullo scenario presente e sui possibili scenari futuri della politica locale sia in termini di ricomposizione degli scacchieri di centrodestra e di centrosinistra, sia in termini di confronto sulla questione della legalità. Per di più, ci si chiede se Metta ed il mettismo possano davvero considerarsi capitoli chiusi della storia cerignolana.

Gianvito Casarella, coordinatore cittadino di FdI, parte da una considerazione: “Non vedo grosse differenze tra l’amministrazione sciolta per mafia e quella attuale nell’entrare nel merito di certe vicende – dice a l’Attacco – Il punto è questo: le forze maligne individuate prima dalla commissione d’indagine e poi dal Ministero dell’Interno all’atto dello scioglimento sono oggi ancora operative sul nostro territorio? Io dico sì. Questo comporta un problema sociale prima ancora che ascrivibile all’articolo 143 del TUEL che investe il caso della nostra città”. A questo punto, viene da chiedersi se a Cerignola esista davvero la voglia di affrontare e di risolvere il problema relativo alla legalità: “Tutto sta nel capire come si vuole affrontare il problema. Ci sono società non cambiano nemmeno pelle, perché alcuni elementi lasciano il CdA e diventano semplici soci. Quelle società hanno sempre a che fare con l’economia della città”. Dal punto di vista politico, il centrodestra deve “ritrovare unità nel segno della legalità. Tutti coloro che si riconoscono in questo tema possono sedere al nostro tavolo, anche se attualmente si trovano nello schieramento mettiano”.

Daniele Dalessandro, fresco segretario cittadino del PD, non ritiene che lo scenario politico cittadino cambi: “Franco Metta è stato già sconfitto sul piano politico, oggi è stato sconfitto anche sul piano giudiziario – spiega interpellato in merito da l’Attacco – Il punto è che la sentenza definitiva emessa dalla Cassazione arriva un anno e mezzo di ritardo, e questo complica la valutazione ciò che sarebbe potuto accadere allora. Se Metta non avesse potuto candidarsi, forse oggi ci sarebbe stato uno scenario politico diverso”. Ma affermare che la stagione di Metta si sia chiusa definitivamente non è prematuro, visto il seguito che l’avvocato continua ad avere? “La stagione di Metta si è conclusa. Non so se sia così per quanto riguarda il mettismo. In ogni caso, si tratta di un perimetro che non interessa al centrosinistra – argomenta il segretario PD – Ciò che invece mi auguro è che ci sia una destra sana che sappia riprendersi quello spazio occupato da Metta. Eccetto Pezzano, unico transfuga del centrosinistra, la radice culturale del movimento mettiano è missina. Vorrei perciò che la prossima volta, invece di scegliere tra legalità e illegalità, si possa scegliere altrimenti”.

I dubbi di Casarella sulla discontinuità tra amministrazione Metta e amministrazione Bonito sono “sciocchezze senza pari – afferma Dalessandro – Questa amministrazione sta bonificando il territorio. Si tratta ovviamente di un percorso graduale: appena insediatasi, è stato licenziato Michele Delvino, comandante della Polizia Municipale; per quanto concerne i bandi pubblici, è stato statuito che non possano esserci affidi in caso di partecipazione di una sola azienda. I partecipanti alle gare pubbliche sono tanti e ci sono tanti vincitori, anche nel settore nell’urbanistica”. Tommaso Sgarro, già candidato sindaco e consigliere comunale di Noi, ribadisce al nostro quotidiano la bontà della scelta di sostenere Bonito al ballottaggio pur rivendicando la successiva presa di distanza: “Da un lato, la sentenza rafforza la scelta da noi effettuata in sede di ballottaggio per la salvaguardia degli interessi della città. D’altra parte, è evidente come ci sia stata l’alterazione della normalità democratica causata dalla presenza di Metta”.

E sulla centralità della questione della legalità, Sgarro attacca: “Bonito è un sindaco che definirei quantomeno distratto. Questo dipende dalla sua assenza di vent’anni dalla città, il che comporta una sua eccessiva fiducia verso persone che lo portano a fare scivoloni. Basti pensare alla questione di Palazzo Carmelo: lui si scaglia contro le minoranze quando avrebbe dovuto essere il primo a denunciare quanto avvenuto. La sua visione manichea e fumettistica della legalità, con i mafiosi da una parte e la Justice League dall’altra, è totalmente sbagliata. Ciò che la relazione ci ha detto è che le infiltrazioni sono tali che non è possibile dividere il campo in maniera così netta”. Metta e il mettismo pagine archiviate?

“È una dinamica che andrà a delinearsi col passare del tempo. Il centrodestra sta già provando a riconquistare l’elettorato di destra che votava Metta. Altrettanto non può dirsi del centrosinistra, bloccato in una logica di chiusura sia verso di noi sia verso quel suo elettorato che si è sentito tradito e che non lo ha votato. Se si pensa di uscire dal mettismo abbattendo soltanto Metta allora non si è capito nulla. Occorre ricostruire una politica seria e vicina alla cittadinanza, che superi il mettismo dal punto di vista culturale e della dialettica politica e che ponga fine a questa logica di contrapposizione estrema. Nel giudizio dell’elettorato, ciò che conta è la percezione di ciò che si sta facendo più che il dato reale. Da questo punto di vista, Metta è stato significativo. Se non si capisce questo, dal mettismo non si uscirà mai”.

Giovanni Soldano – L’Attacco.


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Di male in peggio
1 anno fa

Se non ho capito male Casarella dice in nome del centrodestra unito che quelli che hanno fatto parte della giunta sciolta per mafia possono stare con loro? Basta cambiare schieramento e si ridanno una pulita!

Mafia e legalità
1 anno fa

L’importante sono i voti, poi da chi arrivano non ha importanza. Vorrei ricordare a Casarella che è tutta la giunta che è stata mandata a casa per infiltrazioni mafiose e non il solo Metta. Oramai è un modus operandi di Fratelli D Italia anche a livello nazionale, racattano tutti, indagati, condannati, transfughi, riciclati sempre in nome della legalità. Chi faceva parte di quella amministrazione quantomeno per il fatto di aver taciuto e condiviso l’operato del sindaco si è resa complice di un sistema. E tu Casarella lì vuoi con te? Prego si accomodoni, sarà un boomerang.

Pesce
1 anno fa

un conto è dire che vuole i malavitosi, un altro conto è dire giustamente che vuole gli elettori che hanno votato Metta che non credo siano tutti delinquenti

La musica è finita
1 anno fa
Reply to  Pesce

Tu il politichese non lo comprendi. L’appello non è rivolto agli elettori, ma a personaggi che oggi sono nello schieramento di Metta e che sarebbero pronti ad accogliere da loro. Nomi? Un ex candidato sindaco di Forza Italia, l’ex sindaco della vecchia amministrazione ecc ecc, forse potrebbero essere loro i destinatari dell’appello, altro che elettori !

Incredibile
1 anno fa

Nella repubblica delle banane succede anche questo

La musica è finita
1 anno fa

Che bella faccia allegra che hanno i due alle spalle di Metta.

Il 41bis a Metta e Landella
1 anno fa

Mo a ratavidd e landell ci voleva il 41bis ora chiacchr tanti paroloni L’ergastolo ci voleva a Foggia le strade sono come quelle dell’Ucraina che schfezz iakk

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