Comune, l’ammutinamento dell’ufficio tecnico
Nel 1789 il Bounty arrivò a Tahiti e quando ci fu da rimettersi in mare, gran parte dell’equipaggio, ammaliato dai fasti e dalla disponibilità delle isolane, si rese protagonista del più grande ammutinamento della storia navale.
Questa immagine rappresenta al meglio il contenuto di un documento che, dal settore lavori pubblici, è arrivato alla giunta: i dipendenti in sostanza hanno sottolineato che così non si va più avanti.
Troppe, sostengono, le gare e gli appalti da seguire; troppi gli incartamenti da preparare; troppo pochi, di contro, gli uomini a disposizione dell’ufficio tecnico. Così dodici dipendenti hanno inviato all’esecutivo un aut aut invitandolo a non proseguire oltre con progetti.
Quello della carenza di personale è un problema che l’amministrazione ha cercato di tamponare con i concorsi e con un piano di assunzioni. Allo stato attuale, però, le unità per il terzo piano sarebbero scarne e la mole di lavoro eccessiva. Il rischio è che qualcosa possa andare storto, o che qualche passaggio, come successo, possa rivelarsi un boomerang.
Basti pensare a Palazzo Carmelo, per la cui messa in sicurezza il privato ha chiesto 500mila euro, poi ritrattati in piccola parte, dove le procedure degli uffici hanno incontrato lo scetticismo di più di un assessore non per la liceità quanto per la tempistica adottata.
I dipendenti ammutinati hanno pertanto chiesto un incontro urgente con l’assessore Liscio.
Certo che non conviene stare agli appalti si rischiano figure di merde e non si guadagna niente in mazzette mentre negli ultimi 7 anni quelli del 3 piano hanno avuto una vera e propria escalation di successi…Macchinoni, case in centro,case al mare…chi fuma i sagari e si intrattiene al 1 primo piano e chi sparisce dalle 8.30 e torna alle 12.30 basta guardare Prencipe come spiega le vicende di Palazzo Carmelo…si capisce che sei un magnarone…