martedì, Novembre 26, 2024
Politica

La lunga attesa (e qualche tensione) per la segreteria del PD

La lunga attesa (e qualche tensione) per la segreteria del PD

Ha impiegato meno tempo Elly Schlein a nominare la segreteria del Partito Democratico a livello nazionale, che la sezione locale a individuare un esecutivo che possa accompagnare la formazione progressista alle future sfide elettorali e politiche.

A febbraio scorso l’elezione di Daniele Dalessandro a capo del PD è stata salutata favorevolmente da tutto il Partito, poiché maturata con un accordo unanime che ha evitato la conta interna e ulteriore inasprimento di posizioni contrapposte tra l’area Schlein e l’area Bonaccini. Eppure da quel momento, nonostante la proclamazione (pure) del nuovo segretario provinciale, pare che da Via Mameli nulla si sia mosso o che stenti a muoversi.

Da una parte vi sarebbe la volontà, da parte dell’attuale maggioranza di segreteria, di evitare di accavallare incarichi tra segreterie locali e regionali; dall’altra, sponda minoranza, vi sarebbe la volontà di accelerare per mettersi al lavoro su tanti temi, peraltro di natura amministrativa.

Un altro tema dibattuto riguarda la composizione stessa della segreteria e la possibilità (o meno) che gli amministratori debbano essere esclusi dagli incarichi di partito: uno scenario su cui gli animi si fanno tesi. Consiglieri e assessori faranno parte della segreteria del PD? È questo uno degli aspetti che allontanerebbe le due anime del PD e che sembrerebbe allungare i tempi di composizione della segreteria. La strada si fa tutta in salita.        


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