Cadavere nel pozzo, effettuato esame del DNA: il giallo si infittisce
Prosegue con difficoltà l’identificazione del cadavere ritrovato nelle campagne di Cerignola due giorni fa. I vigili del Fuoco, ed in particolari modo i reparti del SAF sono tornati nuovamente a calarsi all’interno del pozzo in cui i proprietari, riscontrando problemi sulla struttura, hanno rinvenuto il corpo senza vita di un uomo. Sono apparse da subito complicate le operazioni di identificazione perché – come sembra – il cadavere sarebbe monco di mani e di testa, circostanza che ha impedito da subito – insieme allo stato di avanzata decomposizione- il riconoscimento.
Nelle prime battute gli inquirenti hanno pensato si potesse trattare di Vito Masciaveo, all’epoca della sua scomparsa 55enne, poiché è l’unico scomparso in zona negli ultimi anni e perché gli ultimi avvistamenti, nel 24 aprile del 2014, arrivarono proprio da quella zona – contrada San Vito- in cui oggi si effettuano ricerche.
Non si escludono, al momento, altre piste. Il giallo si infittisce.