Addio a Marcello Petronelli, giornalista cerignolano emigrato a Ravenna
Si è spento all’età di 69 anni Marcello Petronelli, cerignolano trapiantato in Emilia Romagna e giornalista de Il Resto del Carlino. Sulle note di Halleluja l’ultimo saluto dei suoi amici, dei familiari e dei colleghi del vicecapocronista del Carlino di Ravenna. Marcello Petronelli da tempo lottava contro un male incurabile. L’8 luglio i funerali si sono svolti presso la Basilica di San Francesco alla presenza dei fratelli Mario e Maurizio e di tutta la sua famiglia.
Da poco in pensione, Petronelli era entrato nella redazione de Il Resto del Carlino nel 1981 dopo la laurea in Biologia conseguita presso l’Università degli Studi di Ferrara.
“La sua socialità e quel suo modo di coinvolgere le persone amiche nella condivisione di grandi gioie ma anche di prove durissime specie negli ultimi periodi, fa di Marcello una persona straordinaria e piena di sentimento. Ha esternato e donato alla sua cara Barbara e ai tanti amici che lo hanno circondato fino agli ultimi giorni, un grandissimo affetto, i migliori sentimenti e una rara emotività intima di cui tanti hanno potuto fare tesoro”, hanno detto i colleghi del giornale.
La notizia ha colpito i tanti amici che, proprio a Cerignola, con lui hanno condiviso un pezzo di vita. Commosso il ricordo di Lucio Cioffi, che ha affidato ai social uno scritto: “Siamo cresciuti fianco a fianco, abitavamo sullo stesso pianerottolo; a 7 anni studiavamo le migliori strategie per conquistare, una volta cresciuti, le gemelle Kessler; insieme alle elementari, alle medie, al liceo con la professoressa di scienze e chimica che ti chiamava “il bel tenebroso”; poi i saluti, la passione per il giornalismo ti riportò nella terra della signora Giovanna, tua madre, grande amica della mia; molti dei bambini che sono in quella foto continueranno a ricordarti con affetto, così come ti ha ricordato Il Resto del Carlino, il tuo Giornale di una vita. Ciao Marcello”.
Grazie per aver ricordato Marcello, il virgolettato è da attribuire a Gianfranco Dinoia che ha postato la notizia su Fb ma nella sostanza è storia comune.