FOTO | Il Phare Fest: l’ascesa di un Festival unico a San Ferdinando
Il Phare Fest: L’Ascesa di un Festival Unico a San FerdinandoSan Ferdinando, un tranquillo comune della provincia, è stato illuminato dal bagliore culturale e musicale del Phare Fest, un festival cresciuto nel corso di dieci anni grazie al fervore e alla determinazione del gruppo giovanile dell’associazione “Jamoo – Creative Group”.L’ideale dell’associazione è stato espresso da Pasquale Dipace, uno dei fondatori, con le seguenti parole: “La provincia non è per forza uno stagno, ma un ecosistema di idee. Anche quando supportate da un sistema miope.”
Questo concetto è alla base del Phare Fest, un evento che ha dimostrato che le iniziative culturali e artistiche possono prosperare anche in ambienti apparentemente sfavorevoli.La genesi del Phare Fest è avvenuta in modo organico, partendo da semplici jam session in una villa privata con strumenti musicali messi a disposizione per tutti. Nel corso di un decennio, questo semplice punto di partenza si è trasformato in un’associazione culturale rinomata, nota come Jamoo – Creative Group, che ha dato vita e sostanza al Phare Fest.
L’evoluzione di questi giovani negli ultimi dieci anni è stata sorprendente: il loro obiettivo ambizioso è lasciare una traccia visibile per la provincia e i comuni circostanti, un obiettivo che perseguono con dedizione e passione. Hanno dimostrato la propria determinazione tramite la riqualificazione di un’area precedentemente lasciata a sé stessa, trasformandola nella location perfetta per l’evento dello scorso sabato.
Pasquale Dipace ha delineato l’obiettivo centrale: “creare un punto di riferimento per l’intera provincia e far diventare San Ferdinando la casa del Phare Fest.” Questa visione chiara e audace è stata la spinta dietro la pianificazione dell’evento di quest’anno.Il 7 agosto, presso Freedom Beach, si è tenuto un live set di Buva, un artista che ha accompagnato il percorso di crescita dei membri di Jamoo – Creative Group. L’evento ha avuto luogo in riva al mare, trasmettendo un’atmosfera unica e coinvolgente.
Il 17 agosto è stata organizzata una passeggiata lungo il fiume Ofanto, L’Associazione Master on the Road ha guidato questa esperienza, seguita da una rilassante avventura in canoa, immersi nella bellezza naturale a cura dell’associazione canoistica CanoAufidus.Giornata di eventi che si è conclusa con una sessione di yoga tenuta da Isabella Piazzolla, un’ulteriore dimostrazione di cura per il benessere fisico e mentale.
Il 19 agosto è stato il momento clou del festival. alle Cave Cafiero si sono radunati artigiani e venditori di prodotti di nicchia, contribuendo a creare un’atmosfera vibrante. L’area dedicata all’arte del disegno ha attirato partecipanti interessati, mentre un gruppo di ragazze ha creato un’area festiva con trucco e brillantini. Il fulcro dell’evento è stato il concerto, con una line-up sempre in crescendo, che ha abbracciato lo spirito indie e local. In apertura un live set acustico che ha visto salire sul palco dapprima Emanuele Colandrea, seguito da wrongonyou, partecipante di Sanremo giovani 2021.
In seguito Gli Still Drop, provenienti da Margherita di Savoia, e gli Stain, un gruppo di Capurso, hanno intrattenuto il pubblico con le loro performance. La serata ha raggiunto l’apice con l’esibizione di Asteria, che ha aperto la strada all’artista principale della serata: Anastasio, vincitore della dodicesima edizione di X Factor.In sintesi, il Phare Fest ha dimostrato che la perseveranza e la passione di un gruppo di giovani possono trasformare un’idea in un evento culturale di rilievo.
L’attenzione per i dettagli, l’impegno nella riqualificazione di spazi in disuso e la cura nel creare un’esperienza coinvolgente per il pubblico sono state le chiavi del successo del Phare Fest. Un faro di cultura e musica che ha illuminato San Ferdinando e oltre.
Giuseppe Bellapianta