Concorso dei vigili, dal forno “democratico” alla questione opportunità
Il concorso per vigili urbani ha fatto discutere la politica per la vittoria, pare preannunciata a dire delle minoranze, di un candidato con collegamenti diretti con esponenti del Partito Democratico. Per questo vi è stato l’annuncio da parte delle opposizioni di rivolgersi alla Procura della Repubblica in quanto già a luglio scorso sarebbero girate voci e messaggi whatsapp circa l’assunzione di colui il quale si è classificato al secondo posto.
Per quanto le date di quei messaggi siano successive allo svolgimento delle due prove (quindi un’idea di massima sui possibili vincitori era già possibile farla), il punto resta solo ed esclusivamente politico (a meno che la Procura non ravveda altro), a maggior ragione perché nell’altro contestato concorso – quello per ufficiale di anagrafe- il sospetto si è trasformato nella rinuncia al posto da parte del primo classificato che aveva rapporti di parentela con un dirigente del Comune di Cerignola.
Se quindi l’aspetto procedurale, per il concorso dei vigili urbani, appare non compromesso (ma a questo punto sarà la Procura a stabilirlo), è dal punto di vista di opportunità che la questione diventa più insidiosa.
Il secondo classificato, che diventerà agente della polizia municipale a tempo indeterminato, come ormai ampiamente noto, è nipote di due consiglieri comunali del PD, nonché del segretario cittadino PD Daniele Dalessandro. Ma non è tutto, perché il vincitore, prima di provare il concorso, prestava servizio presso un forno di cui il vicesindaco Maria Dibisceglia compariva come socia. Va da sé che il concorso promosso dall’altra piddina, l’assessore Teresa Cicolella, sia diventato in un attimo un boomerang per l’Amministrazione Comunale a causa del claustrofobico concatenarsi di parentele, amicizie e rapporti lavorativi. Sulle procedure interverrà con ogni probabilità la Procura di Foggia su segnalazione della minoranza, ma è sulla questione di opportunità, più o meno consistente, che si è scatenato il dibattito pubblico con furenti protesta dell’opposizione.
Inoltre, anche all’interno dello stesso Partito Democratico una frangia rivendica la gestione poco convincente del neo segretario Daniele Dalessandro, figlio di Rocco e compagno del vicesindaco Dibisceglia. Più in generale l’asse che questi ha costruito con Nicola Giordano si sarebbe tramutato, in pochi mesi, in un addensato di contraddizioni, scivoloni, impalpabilità e mosse kamikaze non più tollerabili dalle parti di via Mameli, e non solo.
Della gestione di Dalessandro, al comando da soli sei mesi, sono al corrente i vertici provinciali e regionali, che guardano con sorpresa e un certo fastidio le operazioni dem in quel di Cerignola, a partire dall’assalto, poi naufragato, al presidente del consiglio Sabina Ditommaso.
Un cannibalismo politico insensato che ha messo in pericolo l’intera amministrazione comunale e lo stesso PD a causa di ragioni esclusivamente personali e di progetti, peraltro strampalati, per un futuro politico.
È evidente che l’avventura da Portavoce della amministrazione stia volgendo al termine
Termine o no, ha fatto una ricostruzione precisa e degna di attenzione…non è indifferente quello che ha detto
è una voce sempre libera e che apprezzo molto per quel che fa. vai avanti michele, bravo
E di come è finita la gara per la ricostruzione di Palazzo Carmelo nessuno ne parla? Si SAlVi chi può
Fai un interpello alla Corte dei Conti
Ti sei fissato con interpello. Metti le palle da padel all albero di natale , così fai padel natalizio sotto le stelle. Tutto sotto le stelle si fa da qualche tempo, che fantasia!!!
Questo concorso non è più scandaloso del precedente quando i vincitori non riuscirono a superare la preselezione nel concorso vinto da candidati non residenti poi annullato in autotutela. Quindi rassegniamoci. Le cose andranno sempre così a Cerignola.
Già, vanno così da qualche decennio.
Inps
Mondoservice
Esiste qualcosa chiamata MERITOCRAZIA! Che importanza ha dove lavori, a chi sei nipote o cosa fai nella vita! Una persona può aver dignità e studiare duramente a prescindere dalle conoscenze! A Cerignola ci conosciamo tutti, la maggior parte delle persone ha famiglie numerose, questo vuol dire non potersi candidare ad un concorso perché si hanno parenti? La dignità non è una cosa che si vende tanto facilmente.