domenica, Novembre 24, 2024
Politica

Le due opposizioni in Consiglio Comunale: così vicine, così diverse

Le due opposizioni in Consiglio Comunale: così vicine, così diverse

Con la conclusione della festa patronale in onore della Madonna di Ripalta la vita collettiva di Cerignola torna al suo regolare ritmo. Quest’anno spinto dalle polemiche politiche che hanno investito la maggioranza di centrosinistra durante tutta l’estate.

Sul tappeto della discussione ci sono almeno tre temi e cioè la vicenda che riguarda la presidente del consiglio comunale, Sabina Di Tommaso, che l’area maggioritaria del Pd vorrebbe sostituire e assegnare la poltrona a un componente degli alleati civici; alcune deleghe di peso tutt’ora detenute dal sindaco, Francesco Bonito, a partire dall’urbanistica, rivendicata sia dai civici che dal Pd; un documento programmatico – politico che proprio l’intergruppo delle liste civiche, più il consigliere comunale del Movimento5stelle dovrebbe stilare e presentare al sindaco per rilanciare l’azione amministrativa.

Sullo sfondo di questi tre temi si innestano questioni prettamente politiche che potrebbero modificare l’assetto consiliare. Un tema che circola tra i componenti della maggioranza e che non è sfuggito anche ai rappresentanti dell’opposizione è il tono conciliante con cui Tommaso Sgarro e i consiglieri del suo gruppo hanno affrontato le polemiche estive come i concorsi pubblici, l’organizzazione di eventi e, non ultima, la querelle su presunte inattività dell’amministrazione legate alla festa patronale.

Alcuni leggono in questi atteggiamenti morbidi una interlocuzione tra Sgarro e esponenti del Pd che potrebbe preludere a una intesa per rafforzare la maggioranza con altri tre consiglieri così da frenare l’interdizione dei civici. Un’intesa che attenuerebbe anche le potenzialità dell’opposizione consiliare che, se così fosse, si ridurrebbe ad appena sei rappresentanti e cioè i due eletti con Fratelli d’Italia, Nicola Netti e Antonio Giannatempo, e i quattro membri di Avanti Cerignola il movimento politico dell’ex sindaco Franco Metta: Rino Pezzano, Maria D’Onofrio, Pasquale Morra e Paolo Vitullo. Troppo pochi per mettere in difficoltà il centrosinistra. A meno che questi non collabori.

Natale Labia – L’edicola del Sud


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pensiero del giorno
1 anno fa

se è dico se Tommaso Sgarro dovesse fare questa cosa, ossia riavvicinarsi al PD, perderebbe quel briciolo di credibilità che gli resta è che potrebbe far fruttare e crescere restando all’opposizione, anzi, facendo un’opposizione seria e senza sconti, così come si deve fare in una opposizione e democratica.

repetita
1 anno fa

Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano.
Come diceva il signore ” porti l’altra guancia “, aggiungo io, ca u prem schaffon non la sndout bun.

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