Appalto piscina comunale, un unico partecipante e ribasso irrisorio (e quella vicinanza al solito PD)

È un appalto legittimo, come legittime sono state le assunzioni vicine al PD di Dalessandro e Giordano sul concorso anagrafe e sul concorso vigili urbani, e come legittimi sono stati gli affidamenti a ditte vicine all’assessore Cicolella come riferito dalle opposizioni e come legittimo è stato il primo incarico dell’Amministrazione dato a un tecnico vicinissimo al PD.

L’ultima gara destinata a far discutere è relativa ai lavori per la piscina comunale, di un importo pari a 1.5 milioni di euro, vinta da una ditta vicina per rapporti familiari a un consigliere comunale del Partito Democratico. La procedura aperta è datata alla fine di agosto e prevede “lavori di adeguamento e completamento della piscina comunale” sita all’interno del PalaDileo. Un’opera importante e decisiva per la Città di Cerignola e anche per l’immagine dell’Amministrazione Comunale, che ne ha giustamente fatto un cavallo di battaglia. Alla gara partecipa una sola ditta. Che chiaramente vince, tra l’altro con un ribasso irrisorio del 2%.   

Si dirà: è legittimo che partecipi chi vuole e le parentele non devono essere un discrimine. È vero, come è anche vero che la politica non deve avere come faro soltanto la legge ma anche l’opportunità, e che gare quasi deserte e i ribassi ininfluenti sono stati da sempre e giustamente attaccati dagli attuali amministratori in quanto sintomi, appunto, di inopportunità. Nel migliore dei casi.  

Michele Cirulli