Cerignola, 600 alunni alla ricerca di un tetto: il clamoroso caso del Liceo Classico e Artistico
Oltre 600 ragazze e ragazzi in attesa di un luogo dove poter continuare gli studi: si può riassumere così la situazione delle studentesse e degli studenti del Liceo Classico Zingarelli e del Liceo Artistico Sacro Cuore di Cerignola, le cui vicende sono strettamente connesse e di cui l’Attacco si è già occupato nei mesi scorsi a più riprese.
I due istituti, infatti, sono di fatto la stessa cosa visto che la denominazione ufficiale è appunto Liceo Zingarelli – Sacro Cuore e hanno Giuliana Colucci come dirigente scolastico. La situazione che i due licei stanno attraversando è piuttosto complessa ed esige che sia esposta con la massima chiarezza possibile.
Da ormai vent’anni, il Sacro Cuore è costretto ad interrompere l’attività didattica in caso di piogge insistenti. Il corpo studentesco è più volte sceso in piazza per manifestare il proprio scontento e, pochi giorni fa, dopo l’ennesimo caso di allagamento avvenuto la scorsa settimana, aveva deciso di astenersi dalle lezioni per ben tre giorni (24, 25 e 26 ottobre) per esprimere tutto il proprio sdegno nei confronti di uno stato di cose ormai insostenibile.
Lo sciopero è poi rientrato in seguito all’invito della dirigente Colucci che ha esortato i ragazzi a non agire impulsivamente e a fare fronte comune. Eppure, nei mesi scorsi, le buone notizie non erano mancate: nel novembre 2022 era stato annunciato uno stanziamento di 850 mila euro per l’attuazione di una serie di interventi che avrebbero risolto una volta per tutte il problema delle infiltrazioni. I lavori, il cui inizio era previsto nella primavera 2023 e che poi è slittato alla fine dell’anno scolastico, sono in realtà partiti alla metà di settembre.
Non migliore è la vicenda dello Zingarelli. Il Liceo Classico è stato candidato dalla Provincia di Foggia ad un intervento di sostituzione edilizia nell’ambito del PNNR. Importo previsto per i lavori: 8 milioni di euro. Il che, detto in soldoni, significherà l’abbattimento dell’attuale struttura scolastica e la costruzione di un nuovo edificio più sicuro, moderno ed efficiente dal punto di vista energetico. Questo comporterà naturalmente il trasferimento degli oltre 300 alunni in altri locali, ma qui comincia il dramma perché, a tutt’oggi, non si è trovato un luogo in cui ospitarli e nemmeno si sa quando i lavori partiranno.
Una situazione doppiamente surreale, dunque, che la dirigente scolastica Giuliana Colucci ha illustrato a l’Attacco: “Sono molto preoccupata ed arrabbiata a causa di tutta una serie di circostanze che reputo molto gravi – ha esordito la preside – Per quanto riguarda il Liceo Artistico, dobbiamo registrare un peggioramento perché anche lì dove in passato non c’erano allagamenti ora ciò avviene. In occasione delle forti piogge della scorsa settimana, tutto il piano terra è stato invaso dall’acqua. Ben quattordici aule e un corridoio sono risultati impraticabili e ho dovuto disporre la sospensione delle lezioni”.
Ma a che punto sono i lavori? “Io non conosco lo stato dell’arte, non lo conosce nessuno – ha detto Colucci in tono risentito – Il cantiere non ha nessun cartello che indichi la data di inizio e la data di fine lavori. In origine, i lavori avrebbero dovuto terminare a fine settembre. Ora circolano voci di un termine dei lavori previsto per dicembre, ma intanto cosa facciamo?” Il quadro già abbastanza confuso relativo al solo Sacro Cuore si complica ulteriormente a causa della demolizione del vecchio edificio dello Zingarelli e della costruzione del nuovo plesso.
La dirigente ha infatti spiegato a l’Attacco che “la Provincia non è riuscita a trovare locali disponibili ad ospitare i nostri studenti e ci ha proposto il doppio turno per entrambi gli istituti”. Una proposta del tutto irricevibile per la preside in quanto “su 600 alunni, circa 200 sono pendolari e ci sono 27 alunni con disabilità gravi. Il Liceo Artistico ha un piano di studi di 36 ore settimanali su sei giorni e questo significherebbe un turno mattutino ore 8:00 – 14:00 e uno pomeridiano 15:00 – 21:00”. Da qui, tutta una serie di proposte da parte di Colucci tra cui “l’esproprio della ex scuola media annessa, l’ex Liceo Classico di fronte a Palazzo di Città, l’ex Tribunale in zona San Samuele. La verità è che manca la volontà politica di trovare una soluzione perché suppongo che sia più conveniente appuntarsi una medaglia per la biblioteca comunale che andrà a farsi…”, è la stoccata della preside all’amministrazione comunale (l’ex Liceo Classico ospiterà la nuova biblioteca cittadina, n. d. r.)
“Cosa succederà ora? Non lo so. Non c’è una data certa che stabilisca la data di demolizione del Classico. Nella conferenza di servizio del 6 ottobre scorso la dirigente dell’Ufficio Tecnico della Provincia Denise Decembrino mi aveva comunicato la data del 20 novembre. Nel corso di un recente colloquio telefonico, mi ha detto di non saperlo. L’unica cosa che ho per iscritto è una richiesta di doppi turni che ho già rifiutato”, conclude Colucci.
Giovanni Soldano, L’Attacco
Incuria e mancanza di interventi mirati a risolvere i problemi di infiltrazioni e altro.
La struttura in cemento armato è antisismica realizzata 40 anni orsono ( negli anni 80 dal grande Architetto Musacchio )
Perché demolirli invece di ristrutturarli con notevole risparmio di denaro pubblico ?
Il vecchio liceo classico dopo quasi cento anni e’ ancora in piedi e queste scuole di concezione moderne sono tutte infracitate…o mam mam..