Di Vittorio ispira lo sciopero generale di Landini
3 novembre, ricordiamo il grande Giuseppe Di Vittorio, una figura iconica nel mondo del sindacato, a 66 anni dalla sua scomparsa. In una storia che è stata un faro di dignità, crescita, cultura e impegno per i lavoratori, cerchiamo di riflettere sul valore dell’unità dei lavoratori in un momento di forte incertezza economica e lavorativa.
L’evento ha visto la partecipazione di numerose personalità, tra cui il Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini, il Vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, e i segretari locali della CGIL, nonché rappresentanti della Lombardia. La comunità è stata invitata a partecipare, e la presenza è stata notevole, con molti membri del sindacato CGIL (con una intera delegazione lombarda) che hanno reso omaggio al compagno Di Vittorio.L’evento è iniziato con un tocco di teatralità, grazie all’attore Michele D’Errico, che apre con una lettura scenica di alcuni discorsi di Giuseppe Di Vittorio. Questo gesto ha reso omaggio alla forza delle parole di Di Vittorio, che hanno guidato molte battaglie sindacali in Italia.Un momento speciale è stato dedicato ai giovani.
Gli studenti del Liceo Scientifico Albert Einstein di Cerignola hanno presentato un minuzioso reportage sulla vita di Giuseppe Di Vittorio, un tributo alla sua dedizione alla causa dei lavoratori. Per questo, sono stati encomiati con una targhetta di ringraziamento.Gianni Marinaro, coordinatore della Camera del Lavoro di Cerignola, Alfonso Ciampolillo, Segretario Generale API CGIL di Foggia e il Primo Cittadino di Cerignola, Francesco Bonito, hanno offerto i loro saluti iniziali e sottolineato l’importanza di continuare a onorare l’eredità di Di Vittorio “ancora vivo dopo 66 anni dalla sua morte perché continuano a ricordarlo e a credere nei suoi ideali”.La discussione si è estesa anche ad argomenti di attualità. In particolare, si è affrontata la contrarietà al disegno di legge proposto dal governo, il quale prevederà il “premierato” ossia l’elezione diretta del presidente del consiglio, e anche riguardo l’autonomia differenziata per le regioni.
Tali proposte hanno generato opposizione da parte del sindacato. Landini ci dichiara “è per queste ragioni che, abbiamo deciso, insieme alla UIL di proclamare uno sciopero nazionale di 8 ore.” -continua- “il mese di novembre sarà un mese di mobilitazione e di lotta in questo paese per cambiare queste politiche sbagliate, a partire da quelle economiche e fiscali, e se vogliono mettere mano alla costituzione devono sapere che la maggioranza di questo paese non ha bisogno di questo, quando ci sono almeno 120 mila giovani ogni anno che vanno via dall’Italia e famiglie che non arrivano a fine mese, di questo abbiamo bisogno” conclude.Alcuni degli argomenti che non sono stati toccati secondo Riccardo, cittadino intervistato a fine evento “Non ho sentito parlare del salario minimo, una proposta che secondo me, la sinistra intera deve continuare a battersi e rendere concreta a tutti gli effetti”.
Giuseppe Bellapianta
In effetti si vede che è gente vicina alla classe operaia.
eccome se si vede, vogliono il salario minimo garantito, ma negli ultimi 10 anni sono stati zitti zitti e muti, ora si sono svegliati…mannaggia mannaggia..questa lotta di classe ad orologeria.