In una notte (senza informare nessuno) il Comune ha trasformato una strada aperta in una piazza chiusa: “Ce lo hanno chiesto”
Una strada chiusa attraverso l’utilizzo delle panchine di proprietà comunale, ma non si sa con quale pretesto e per quale motivo. All’improvviso gli abitanti del quartiere Fornaci sono rimasti sconcertati rispetto a quanto accaduto in una notte nel rione, nei pressi di quello che dai più giovani è stato ribattezzato “Antennone”, un tratto di strada in cui gli autobus effettuano inversione di marcia o dove i ragazzi a bordo di auto ama(va)no intrattenersi.
Da un paio di giorni, infatti, le panchine del Comune –quelle che addobbavano il Corso che ora invece è in balia di auto in sosta- bloccano il passaggio inibendo l’accesso allo slargo. Abbiamo provato a chiedere all’Amministrazione per quale ragione e da chi sia stato chiuso quel tratto di strada: l’Amministrazione Comunale informa che “i residenti hanno chiesto provvedimenti per evitare schiamazzi notturni e per questa ragione è stata chiusa la strada”. Non è da escludere che i residenti “stanchi degli schiamazzi” si siano rivolti a qualche consigliere comunale di maggioranza che abita nei palazzi a ridosso di quello che affaccia sul piazzale oggi chiuso.
Per il gruppo “Cerignola è Ora” si tratta di “una città completamente allo sbando, senza controllo da parte di chi ci sta amministrando. Chi ha ordinato lo spostamento delle panchine da Piazza della Repubblica alle Fornaci per sbarrare questo tratto di strada?”
“Se un cittadino cade e si fa male, oppure una macchina urta queste panchine chi paga i danni? È stato uno spostamento abusivo?”, si chiedono le opposizioni. Fatto sta che nottetempo il Comune ha trasformato una strada accessibile a tutti in una piazza chiusa.
Invece di trovare una soluzione l opposizione perché trova modo o da incentivo a invogliare le persone a fare imbrogli ….non c e senso civico da parte delle persone che la notte urlano e fanno corse alla fast e furios allora dopo avvisi e avvisi l unica soluzione e questa. Non facciamo finta d metterci la mano sul cuore per dire e sti ragazzi ora dove si intratterranno perché non c e educazione che possa permetterlo