Le cinquanta sfumature di rosso dell’assessore

Due mezzi di colore rosso, due illeciti amministrativi, due comportamenti diversi. La mano pesante e la condanna pubblica da un lato, il silenzio assordante e la bonaria pacca sulla spalla dall’altro. Questa è l’idea dell’assessore alla sicurezza Teresa Cicolella, che evidentemente usa il pugno di ferro a seconda dei proprietari delle vetture con cui si commettono azioni sanzionabili

Campeggiano sui social le fotografie di un treruote di colore rosso sequestrato  perché senza assicurazione: demolizione e multa da ottomila euro. Giusto. Cicolella quando vede rosso è inarrestabile. Quasi. O meglio, quando vede un certo rosso. Nei mesi scorso l’auto parcheggiata dal primo cittadino sullo scivolo per disabili- ironia del destino di colore rosso- non ha creato alcun turbamento nell’assessore alla (in)sicurezza del Comune di Cerignola, che, contrariamente alla sua verve social, non ha trovato il modo e il tempo di condannare un gesto palesemente sbagliato e multabile. Non ha sciorinato, dal suo modesto dizionario, la scarna lista di aggettivi (“incivili, balordi”) per identificare l’autore di azioni deprecabili.

Per Cicolella l’illecito amministrativo e la gogna pubblica valgono solo se i protagonisti non sono della giunta. È una questione di sfumature…di rosso. L’assessore alla sicurezza, che aveva presentato delle finte dimissioni e poi ha ritirato le finte dimissioni confermando che si trattasse di una farsa che non ha avuto alcun esito o sviluppo politico, sembra essere un po’ in crisi di identità.

mc