Bellapianta vuota il sacco: “Attività personalistica di Cialdella, Savino è un problema”
Il consigliere comunale Domenico Bellapianta rilancia. Chiede le dimissioni dell’assessore Cialdella (“il suo è un lavoro personalistico”) e attacca Savino Bonito, figlio del sindaco, la cui attività è “un problema per l’Amministrazione” anche perché, sottolinea in un’intervista a l’Attacco, “non tutto viene riportato al sindaco in maniera esaustiva”. Racconta tutto, Bellapianta, soprattutto dopo che il sindaco Bonito, in una lettera surreale, aveva insultato i consiglieri comunali rei, a suo dire, di non seguire il suo esempio in fatto di trasparenza e dopo averli costretti all’abiura pubblica che il consigliere fa sapere di non voler firmare. Sono ore concitate a Palazzo di Città, anche perché il primo marzo c’è un consiglio monotematico sul caso stadio e l’Amministrazione vuole andare compatta (ieri sera un incontro per stabilire come affrontare la riunione su Arminio e decidere cosa dire).
La richiesta di dimissioni a Cialdella
Bellapianta sostiene che tra gli assessori meno virtuosi c’è “sicuramente quello alle attività produttive presieduto da Sergio Cialdella”: “È per questo motivo che abbiamo chiesto l’avvicendamento dell’assessore Cialdella in quanto non realmente collegato con la nostra lista né con gli elettori che ci hanno sostenuto. Le sue attività non vengono condivise, sono condotte in maniera personalistica. La sua nomina- prosegue Bellapianta- è stata partorita direttamente dal Sindaco e da suo figlio Savino che hanno tenuto presente il fatto che Cialdella è il genero di Gerardo Valentino, consigliere di Senso Civico. Non era questa la scelta espressa dalla nostra lista in sede di composizione della giunta”. È per questo che il capogruppo di Senso Civico ha chiesto un avvicendamento, che l’assessore chiaramente non vuole. Tanto che sarebbero iniziate le operazioni per estromettere Bellapianta dalla maggioranza.
Il ruolo di Savino.
Non meno tenere le parole utilizzate da Bellapianta su Savino Bonito, figlio del sindaco, che farebbe le veci del primo cittadino non solo da un punto di visto politico, ma anche amministrativo. “La riunione dei capigruppo con il Sindaco dello scorso 15 febbraio è seguita a una convocazione via Pec, cosa mai avvenuta prima. Le altre volte- racconta Bellapianta al quotidiano foggiano- era Savino che ci convocava via chat, indicando anche i temi in discussione. Sin dal primo momento, lui è stato il trait d’union tra i consiglieri comunali e l’amministrazione. Un ruolo inizialmente accettato da tutti perché si pensava che potesse essere utile per facilitare le comunicazioni. In realtà questo non è accaduto, a partire dalla discussione relativa alla presidenza del Consiglio comunale. Savino è stato sempre parte in causa in quella discussione e ha raccolto le istanze di tutti. Sono stati presi degli accordi, anche scritti, che però non sono mai giunti a compimento perché chi doveva dare il proprio benestare in merito non condivideva quasi mai quegli accordi”.
Il sindaco, secondo il racconto del consigliere, si ritroverebbe a distruggere rapporti politici e personali sulla base di ciò che gli viene raccontato dal suo cerchio magico: “Non c’è mai stato attrito col Sindaco. Con lui abbiamo sempre discusso serenamente e, di comune accordo, si rimandava ad altri momenti le varie decisioni. Il problema era il tramite costituito da Savino, che non svolgeva appieno il proprio ruolo. È evidente che non tutto veniva riportato al Sindaco in maniera esaustiva”. Ed è così che il cerchio magico, da Savino Bonito (“se non legittimato è un problema per l’Amministrazione”) a Maria Dibisceglia, influenzerebbe la vita amministrativa e le decisioni del sindaco.
La questione politica: Dibisceglia incollata alla poltrona
La questione ora è politica: con l’ingresso di Bonito nel Partito Democratico, la formazione di centrosinistra detiene le postazioni di sindaco, vicesindaco e presidente del consiglio: una sproporzione in danno dei civici che pure hanno sostenuto- e con più voti- la candidatura di Bonito. Atteso che il ruolo di sindaco e presidente non può essere messo in discussione, le attenzioni si rivolgono a Dibisceglia, il cui partito è pronto a inchiodare alla poltrona nonostante sia lampante il dislivello con le altre forze di maggioranza.
Ma cos’è una barzelletta? Per quanto tempo dobbiamo ancora può andare avanti un’amministrazione pubblica in questa situazione?
Bellapianta però non dice che la lista sua tanto si trova sul comune proprio perché dovevano inserire a Cialdella .
Tutti smemorati in questa amministrazione quando si sono seduti hanno accettato la qualsiasi e adesso tengono i problemi
Che pagliacci