Per il vescovo le recenti truffe all’INPS sono “emanazioni di fetore”. Per i Bonito’s quasi “fatti personali”
Non ha usato mezzi termini, il vescovo Ciollaro, per etichettare le recenti misure cautelari che hanno interessato venti persone, tra cui anche il consigliere comunale PD Celestino Capolongo. Le ha definite “emanazioni di fetore”, contrapposte al profumo di chi laboriosamente si prodiga per costruire un futuro degno. E perfino contrapposte “a chi a volte è scivolato per debolezza in azioni sbagliate”.
Un giudizio tranchant sullo spaccio di droga, sulla cannibalizzazione delle automobili, sull’assalto ai portavalori. Ma anche un giudizio pesantissimo sulle condotte emerse dalle pagine dell’operazione Farm ghosters: “Salgono emanazioni di fetore dal sistema delle grandi frodi previdenziali e assistenziali, che la Finanza ha smascherato recentemente. In questi casi, e in altri simili, sembra che la coscienza sia stata addormentata”, ha detto mons. Ciollaro.
Il prelato auspica un cambio di rotta “di chi in maniera deliberata ha scelto il male come forma di vita, si è tappato ermeticamente le narici e non sente più il cattivo odore”.
Di diverso tenore, invece, solo qualche giorno fa, le parole rese dall’Amministrazione Comunale attraverso un comunicato stampa che ha avuto come obiettivo esclusivo quello di allontanare da sé ogni ipotetico sospetto, senza nemmeno commentare l’enormità dei fenomeni descritti dalla Guardia di Finanza nelle 468 pagine di ordinanza.
Né la giunta (assessori alla legalità, agricoltura, servizi sociali) né il sindaco hanno avuto la premura di schierarsi, come invece ha fatto Sua Eccellenza mons. Fabio Ciollaro, dalla parte di chi emana “il profumo di chi fa ogni giorno il suo dovere, senza cercare applausi”.
Le dinamiche che i magistrati attribuiscono alle venti persone coinvolte nell’operazione della Guardia di Finanza, infatti, vanno a colpire tutti quei lavoratori che, al contrario, vivono nella legalità e che fino ad oggi hanno potuto trovare unico ristoro e riparo solo ed esclusivamente nelle parole del vescovo Ciollaro. Meno male.
Emanazione di fetore? Pilti? Stava male a dirlo cosi.
La politica tace perché ha la coscienza sporca.
È un problema culturale, ce lo trasciniamo da anni, la sua inversione è molto lontana.