Cerignola, è allarme baby gang: violenze in aumento
Notte fonda, le strade sembrano deserte e mentre la città si spegne lasciando spazio al silenzio delle ore notturne, stai tornando a casa e delle figure si avvicinano minacciosamente, iniziando a gridare e –perché no- anche a tirarti dei sassi contro.
Questo accade o meglio, potrebbe accadere a praticamente qualsiasi ragazzo che torna, dopo essere uscito di casa.Sicuramente (per chi crede che sia colpa della generazione) questo è un fenomeno che non nasce con la nuova generazione ma, anzi, è radicato negli anni nell’immaginario collettivo.
Ma digressione a parte parliamo del recentissimo accaduto, di questo diciannovenne che ci racconta: “Stavo tornando a casa, dopo aver fatto serata in piazza e all’altezza del Duomo si avvicina questo gruppo di ragazzi, capisco subito le loro intenzioni, volevano aggredirmi. Appena si sono avvicinati ho cacciato il taglierino e con sangue freddo ho iniziato a parlargli e farli calmare, sedando fin da subito la questione, erano più piccoli di me”; continua spiegando perché mai abbia reagito così al pericolo e ci spiega:”mi avrebbero aggredito come delle iene inferocite tutte insieme”.
Come ha reagito al pericolo la baby gang? “Uno di loro alla mia risposta a tono è venuto contro di me, esortando tutto il gruppo a seguirlo per “farmi nuovo”, quando si era fatto vicino ho brandito un taglierino e gliel’ho puntato contro iniziando a gridare che non si sarebbe dovuto avvicinare, attirando l’attenzione di tutti i suoi amici. Quando loro si erano fatti sotto io ero da solo con la mia ragazza alle spalle e li intimavo violentemente di calmarsi, alchè il più grande di loro (avrà potuto avere 17 anni) mi ha detto che avrei dovuto far sparire il taglierino e che il mio modo era diventato sbagliato. Così per pacifismo decido di mostrargli il taglierino, chiuderlo, chiedere scusa, e metterlo in tasca. Da quel momento avendo asserito le mie intenzioni, ho potuto placarli verbalmente, portandoli dalla mia parte convincendoli che chi avesse sbagliato dei due fossero stati loro, che loro mi avessero provocato e che se non mi fossi difeso avrebbero continuato a inveire, fisicamente soprattutto. Loro si giustificano dicendo che stavano “scherzando”, uno di loro accentua: “devi dire grazie che non ti abbiamo fatto niente, se no all’ospedale finivi”. Lui risponde “devi solo dire grazie”, io accenno un sorriso che non fu gradito. Passati i convenevoli decido di salutarli e apostrofo concludendo che siamo tutti amici, è sabato, e potevamo farci male per un nonnulla”.
Conclude con una risposta sul perché non abbia denunciato l’accaduto: “no sinceramente a me interessa poco delle persone coinvolte nell’accaduto, non ho paura ma in questo caso ritengo che sia inutile specificare l’identità di un accaduto che alla fine è all’ordine del quotidiano”.
Questo è però solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più amplio, persino sui social una mamma denuncia l’accaduto di suo figlio:” Ieri sera una banda di ragazzi ha seguito mio figlio e l’amico buttandogli sassi dietro e minacciando di non girarsi altrimenti sarebbe stato peggio, non è la prima volta che capita, e successo anche ad altri amici di mio figlio, scrivo questo sperando che a Cerignola ci siano più controlli in giro ,non si può vivere più in questo modo”.
Oppure quel sabato dello scorso febbraio, quando un ragazzo venne inseguito da un gruppo di bricconi, gli venne lanciato addirittura una bottiglia di vetro addosso da parte loro ed inseguito fin dentro un locale di Piazza Matteotti, dove aveva trovato rifugio. Accaduto poi sedato dall’arrivo della Polizia che ha prelevato le “teste calde” e portate via.
Piccoli esempi di come, dall’oggi al domani un ragazzo possa trovarsi in una situazione simile subendo dei danni, che vanno oltre il semplice e mero danno fisico. E che è insito nella struttura sociale di Cerignola talmente a fondo che non si denuncia perché sono accadimenti “all’ordine del giorno”.
Giuseppe Bellapianta
Questo paese attrae il peggio di ogni schifezza possibile.
Se accade a me una cosa del genere molto probabilmente non finisce bene per nessuno e cmq non giro scalzo….se mi attaccano avranno quello che meritano, loro ed i loro genitori.
Questa é la filosofia corretta!! L’unica cosa é che a frantumare questi derelitti, ed eventualmente, ma in questo caso maggiormente , i genitori che si ribellano, dovrebbe essere lasciata ampia libertà alle forze dell’ordine.
Perché, uno che va in giro con un taglierino, per voi, è normale?
qua se c’è uno che non è normale sei tu che nella vicenda hai pensato bene di fare questa considerazione da genio assoluto.
Ma come si fa a scrivere un commento tanto imbecille!!!
Ed anche quando si denuncia cosa può mai accedere a sti pezzi di mxxxx? NULLA!! perché in Italia per andare in galera forse dico forse devi commettere un omicidio e nemmeno si è sicuri di andarci. La verità è che non c’è la volontà politica di rimettere le cose a posto, non frega a nessuno perché la gente deve sentirsi insicura e deve dividersi tra destra e sinistra confidando negli uni o negli altri che promettono mari e monti garantire i cittadini. Siamo nelle mani di noi stessi, sperare che non ci accada nulla e se dovesse accadere difendersi come… Leggi il resto »
Se poi chiami la polizia per segnalare ti dicono che non hanno volanti e devi chiamare i carabinieri
Sembra una barzelletta ? No è quello che succede a Cerignola città con il primato della delinquenza
Gli assessori della nostra città il sabato stanno a Trani
Troppa televisione diseducativa , e cervelli labili e molto influenzabili e influenzati da scene di violenza ecc… ecco il risultato finale
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Baby gang o bimbo minchia?
Saranno figli di mentecatti che vivono negli anfratti fi degrado di cerignola purtroppo esistono e bisogna prenderne atto ..
Se i genitori sono delinquenti i figli che vogliono mai uscire ?
Fosse un mio figlio , passerei la vita solamente per fare del bene , sollevando dalle fatiche della vita i responsabili , con un gesto di puro amore