VIDEO | Dossieraggio? Accomodatevi

Cari Francesco Bonito, Maria Dibisceglia, Daniele Dalessandro e Rocco Dalessandro,

queste sono le chiavi di casa che, insieme alle password del mio telefono, vi consegno quando volete in modo che possiate fare qualsiasi dossier sulla mia persona. Vi do una notizia in anteprima: non ci troverete nulla di particolarmente interessante se non qualche litigata, la sera, quando con gli amici giochiamo alla PlayStation. Contrariamente a quanto la Guardia di Finanza ha accertato a carico di un vostro parente, Celestino Capolongo, arrestato – arrestato- perché secondo l’accusa aiutava a frodare l’INPS dando indennità a chi non ne aveva i requisiti ed era un sistema ben collaudato. Forse di questo sistema ne ha beneficiato anche Maria Dibisceglia, che con Celestino si è candidata in ticket prendendo tanti e tanti voti. Forse qualcuno che ha ricevuto qualche favore qualche votino lo ha indirizzato verso Dibisceglia, figlia di giudice.

Capiamo anche che è triste che Dibisceglia e Dalessandro si facciano difendere da “paparino” Rocco, però – che ci vogliamo fare!- i figli di papà sono fatti così e non brillano per coraggio. Da sottolineare anche un certo nervosismo da parte del sindaco, che da quando è saltato l’affare Erminio Arminio – che è ha avvelenato il nostro territorio e lui voleva premiarlo con uno stadio – lo vediamo troppo sulle spine, in un po’ troppo nervoso.

Ma visto che siete in vena di controlli – e ripetiamo: queste sono le chiavi, quando volete- vi suggeriamo di controllare l’attività di Savino Bonito, figlio del sindaco, che si aggira in Comune senza alcun titolo e di cui c’è un’ampia documentazione che mettiamo a disposizione dell’autorità giudiziaria qualora intravedesse spunti di indagine.

Per concludere, ringrazio l’ordine dei Giornalisti e quanti ci sono vicini in questa fase. Ridiamo di coloro i quali ci chiamano, anche per interposta persona, per esprimere solidarietà: cari amici della maggioranza, a fatti pubblici le prese di distanza devono essere pubbliche, altrimenti la vostra parola è carta straccia esattamente come quella di Rocco Dalessandro, Francesco Bonito e compagnia varia.

Purtroppo la situazione è questa, noi siamo serenissimi e tranquillissimi, abbiamo carte e documenti dalla nostra parte e siamo liberi di poter dire quello che vogliamo, nonostante i loro tentativi di mettere le mani sul sito. Se volete facciamo un dibattito, io vi sfido: capisco che serve coraggio, ma vi sfido.

Perché non facciamo un bel dibattito pubblico sulla mia e sulla vostra attività?

Perché non volete il contraddittorio?

Perché sfuggite dalle interviste?

Perché avete così paura che vi si facciano domande?

Nel frattempo il primo contraddittorio lo facciamo davanti ai giudici, poi se volete lo facciamo anche pubblico. Magari la gente capisce meglio ciò che state combinando.

Michele Cirulli