Sui rifiuti serve un’Operazione Verità oppure con Teknoservice sarà la stessa storia
Ancora una volta l’Amministrazione fa marcia indietro e smentisce sé stessa. È capitato anche sui disagi del quartiere Torricelli, quando gli amministratori – dapprima Giannotti e poi Lasalvia- hanno imputato ad un violento armato di machete l’impossibilità di raccogliere l’immondizia in un rione da 6000 anime. Dopo 48 ore, e dopo una riunione serale all’interno della sede del PD, il primo cittadino è venuto fuori con una nota stampa in cui addossava a Tekra, e non più al violento col machete, l’origine dei disservizi. Nei fatti Bonito ha smentito i suoi uomini, sponda civica.
Ma quello che può sembrare uno scivolone è in realtà un aspetto molto significativo di come si stia gestendo la questione rifiuti. Ognuno dice la sua, pubblicamente e non. I rapporti con l’azienda sono confusionari, a tratti folli.
Non è stata ancora smentita, dopo mesi, la notizia diffusa dal consigliere Nicola Netti riguardo un’ondata di assunzioni da parte di Tekra, a una manciata di settimane dalla scadenza naturale del contratto. Non è stato ancora spiegato perché, sempre a distanza di poche settimane, si valuti come “ottimo” il servizio offerto dall’azienda campana e poi si gridi ai disservizi che sono sotto gli occhi di tutti.
Sui rifiuti serve un’operazione verità. Perché se prima si abbaia sui social, poi non si fa chiarezza sulle assunzioni, poi si valuta positivamente un servizio scadente, poi non si addebitano alla società i costi dei disservizi, poi ci si accorge della sporcizia tanto da richiedere un tavolo tecnico, allora potrà arrivare anche un top player della raccolta, ma la situazione difficilmente cambierà.
La questione non va incentrata, infatti, sull’azienda privata che dovrà gestire il porta a porta, quanto all’azione politica da esercitare su di essa, nel rispetto delle prerogative di ciascuno. Se si continua ad essere smemorati – nel migliore dei casi- ci aspettano 8 anni di strade sporche, sacchetti fuori e dentro la città e degrado a cielo aperto.
Storie di nettezza urbana.
È tutto un immondezzaio.
Qualche parente senza titolo lo dovevano pur piazzare
Basterebbe mandare Giannotti e Lasalvia a controllare che l’immondizia venga realmente raccolta e che i lavoratori siano organizzati Anche perché Giannotti che parla di un singolo è evidente che finge di non vedere che la città è tutto una porcilaio Visto e considerato che tanto stanno sempre avanti al Baraonda a questo punto perdessero tempo in auto inseguendo quelli della nettezza urbana . Anche perché per esempio i lavoratori Tekra facevano una pausa di 50 minuti al distributore di benzina sulla strada di San Marco così senza che nessuno dicesse niente e non stavano rifornendo i mezzi ma bevevano caffè… Leggi il resto »
Le opposizioni possono e devono intervenire.
Per “intervenire” non intendo i post su facebook (non servono a nulla se non a farsi pubblicità).
Ci sono modi per costringere i tecnici del terzo piano e la maggioranza a fare il proprio lavoro.
E ribadisco un’altra cosa: uno dei modi per costringere le ditte affidatarie di servizi pubblici locali a rispettare i contratti è la trasparenza! Il Comune, per legge, è tenuto alla pubblicazione dei contratti di servizio ed a trasmetterli anche all’ANAC che, a sua volta, li pubblica. Il Comune, ad oggi , è inadempiente!