sabato, Novembre 16, 2024
Cronaca

Dopo 8 anni riscritta la storia dei biscotti, Biancofiore: “Contento due volte, ora pensiamo al futuro”


Circa otto anni in attesa di giudizio, da quando il 7 dicembre 2016 il suo nome è finito al centro di una brutta vicenda di tentata corruzione. Dopo otto anni, appunto, il Tribunale di Foggia ha riscritto quelle vicende corse veloci sui giornali, sui social network, sui programmi televisivi.

Gerardo Biancofiore, numero uno dell’Ance Puglia, è stato assolto con formula piena “per non aver commesso il fatto”. Chi invece tentò di corrompere l’ex sindaco Franco Metta -donandogli una mazzetta (rifiutata e denunciata) da 20 mila euro nascosta in un pacco di biscotti – fu Rocco Bonassisa, che avrebbe voluto mettere mano, tramite un progetto di finanza in tandem con Biancofiore, alla costruzione del nuovo lotto di discarica a Cerignola.

La sentenza del giudice Mario Talani parla chiaro e nei prossimi 90 giorni saranno disvelate le motivazioni. Nel frattempo, per Biancofiore è tempo di bilanci: “Sono doppiamente contento, sia perché il collegio giudicante è riconosciuto come uno dei più rigidi, e questo conferma la mia estraneità ai fatti, sia perché si conclude una vicenda per me molto dolorosa”, dice Biancofiore a Marchiodoc.it

“Mi sono sembrate esagerate le richieste del pm, addirittura sette anni, ma questa sentenza è un motivo di orgoglio per me, per la mia famiglia e per tutti coloro i quali hanno creduto in me affidandomi nuovamente la guida dei costruttori pugliesi”, rimarca Biancofiore.

La storia della tentata corruzione ebbe, nel 2016, una larga eco mediatica. E non solo. Il caso divenne politico: “Lascio giudicare all’opinione pubblica, è giusto che sia così: voglio però sottolineare che è stato indegno vedere chi ha voluto approfittare politicamente di questa vicenda, magari per insabbiare uno scioglimento per mafia. I risultati hanno dato torto”, dice l’imprenditore riferendosi con ogni evidenza all’ex sindaco, suo primo accusatore. L’assoluzione, sostiene, rimette ogni cosa al suo posto.

Su Bonassisa il giudizio è netto: “Si è autoaccusato, non c’è nient’altro da aggiungere”. “In questi anni ho visto molta solidarietà e molta vicinanza, ma anche molta ipocrisia da parte di persone a me una volta vicine. Una sorta di aria di sospetto, di ignominia, senza conoscere atti e fatti”, racconta il presidente Ance.

“Questa vicenda ha influito sulla mia famiglia, ma adesso grazie a loro e a tanti amici possiamo guardare avanti con serenità”, aggiunge Biancofiore. Dopo i fatti del 2016, il costruttore ha deciso di spostarsi su Bari: “La vicenda ha influito sul mio trasferimento, certo, ma non sono mai andato via da Cerignola. Qui ho la residenza e ho la mia casa. Adesso dobbiamo solo pensare al bene della città, come ho sempre fatto nella mia vita. Ringrazio la mia famiglia, i miei amici e i miei colleghi che mi hanno sempre sostenuto”, conclude Gerardo Biancofiore.

Michele Cirulli



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#giustiziasvenduta2
6 mesi fa

Ora chiederanno il dissequestro dei soldi e soprattutto della fortunata scatola di biscotti .

Io chi se no
6 mesi fa

Quella “famosa” campagna elettorale del 2015 ebbe proprio nel NO ad un nuovo lotto di discarica uno dei suoi temi più decisivi nella vittoria di Metta poi ottenuta al ballottaggio con un comizio conclusivo tutto su temi rifiuti-interporto e discarica…..un po’ connessi a cazzo. Ma efficaci. L’imprenditore Biancofiore era stato un convinto sostenitore della campagna elettorale mettiana, promotore di un incontro tra il candidato Sindaco Metta ed imprenditori, in cui guarda caso si parlo’ di …. rifiuti. Ma misteriosamente nonostante una campagna elettorale molto netta e trasparente per il suo NO alla discarica e la conseguente vittoria con Metta Sindaco,… Leggi il resto »

#mvenuscitt
6 mesi fa

Quella scritta sullo sfondo “La legge è uguale per tutti” è fuori luogo.

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