Stadio, Vitullo: “Esproprio da 5 milioni di euro, ma Gianfriddo non sa dove trovarli”

Tiene ancora banco la questione Stadio, che l’Amministrazione avrebbe voluto affidare a Erminio Arminio, già condannato in primo grado per il traffico illecito di rifiuti tra la Campania e Cerignola. Il consigliere di minoranza Paolo Vitullo, intervistato da TeleSveva, mette a fuoco gli interventi propedeutici alla costruzione della nuova Arena dello sport in via Foggia. Particolarmente esoso il costo degli espropri.

I proprietari di quei suoli, tutti privati, dovrebbero infatti cedere le aree al comune dietro pagamento per sopraggiunte necessità di natura pubblica. Una pratica naturale ma che comporta dei costi esorbitanti. Vitullo, intervistato da Roberto Straniero, spiega: “Si tratta di un semplice calcolo matematico. Quella è un’area di tipo F, dove sono previste attrezzature ed impianti, quindi dove è proprio prevista l’allocazione di uno stadio. Quando il Comune fa monetizzare quelle aree ai privati, spende 50 euro al metro quadrato, ossia 500mila ad ettaro. Va da sé che per un progetto da 10 ettari servano 5 milioni di euro”.

“Probabilmente – dice Vitullo- il Comune potrà organizzare l’esproprio anche per un importo minore, esponendosi comunque al rischio di ricorsi da parte dei privati, corrispondendo meno. Ma dove sono le somme previste per gli espropri? Come si fa a parlare di un nuovo stadio se non è previsto nemmeno come fare l’acquisizione dei terreni?”.

“Quando abbiamo posto la domanda all’assessore al bilancio- ricorda l’ex forzista- Gianfriddo non ha potuto fare altro che stringersi nelle spalle e dire che dovremo vedere dove trovare questi soldi. Per questo ritengo il progetto totalmente irrealizzabile”.

Situazione identica, sostiene il consigliere comunale, per l’Auditorium che si vorrebbe realizzare in zona Santa Barbara per un costo di 5 milioni di euro con mutuo acceso presso il Credito Sportivo: “Dai nostri banchi di opposizione avevamo consigliato all’Amministrazione di spostare quella costruzione di appena 300 metri, dove ci sono terreni di proprietà comunale. Ovviamente i consigli non sono stati presi in considerazione. Preferiscono fare espropri, probabilmente aprire un contenzioso con il proprietario”, conclude Vitullo.

mc