venerdì, Novembre 15, 2024
Cultura

Quando la (grandissima) comunità cerignolana di Torino cambiò il nome di una piazza

Quando la (grandissima) comunità cerignolana di Torino cambiò il nome di una piazza

Come ogni anno, a Torino, in primavera inoltrata, una folta comunità di cerignolani trapiantati in Piemonte celebra la festa della Madonna di Ripalta per rinsaldare le radici con la terra natia e per tributare omaggio alla Patrona. È una connessione antica e potente, quella che lega Torino e Cerignola. Si stima che agli inizi degli anni 80 fossero oltre trentamila i cerignolani che, in cerca di fortuna e di lavoro, “salirono” al nord per poi vivere lì la propria vita stabilendosi in maniera definitiva.

Ed era proprio in quegli anni che il mercato di Piazza Foroni, dove era abitudine trovare in vendita taralli, olive e prodotti tipici pugliesi, pullulava di accenti foggiani tanto che col tempo, dal 1983, quello slargo è diventato per tutti “Piazzetta Cerignola”.

 L’esodo cominciò negli anni 40-50 e ha destato grande attenzione, perché il quartiere Barriera di Milano è diventata una vera e propria appendice della città di Di Vittorio, tanto che è possibile trovare un’edicola posizionata sulla facciata di un palazzo in piazza Foroni/Cerignola, con un dipinto che raffigura proprio la Madonna di Ripalta. Un vecchio lascito, datato 1945, di una famiglia trapiantatasi al nord e nostalgica delle antiche tradizioni.

Così un blog torinese spiega il fenomeno: “Il caso di piazza Foroni-Cerignola resta un esempio raro, e forse unico, di un toponimo scelto direttamente dal popolo ed entrato nelle abitudini dei torinesi ad iniziativa dell’entourage degli immigrati cerignolani. Un esempio virtuoso di democrazia diretta della città, che dovrebbe essere adottato ogni qualvolta si tratti di dedicare una strada, una piazza, un giardino ad un personaggio illustre o ad una località in qualche modo legata o gemellata alla storia della città o di un suo quartiere”.

Ad un passo dall’Europa, Torino (r)accoglie dentro sé le tradizioni di un sud lontano quasi mille chilometri e le suggestioni del Vecchio Continente, passando indistintamente dal Salone del Libro – punto d’incontro dei maggiori scrittori italiani dal 9 al 12 maggio- alle mai demodé celebrazioni della Madonna di Ripalta in primavera.  



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Gianni Dimopoli
6 mesi fa

Purtroppo il tempo passa e le generazioni si avvicendano con mutate esigenze, ovviamente.
Ma gli “higlander” della prima ora resistono e continuano la tradizione.
Per quest’anno, l’appuntamento è per il 18 e 19 maggio.

locandina2024
LEONARDO LABIA
6 mesi fa

MOLTO INTERESSANTE. A TALE PROPOSITO GRADIREI AVERE UN CONTATTO URGENTE CON L’AUTORE DELL,’ARTICOLO. GRAZIE

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