Bonito: “Voglio incontrare la Cerignola che conta”. Ma qual è?
Nell’ultima parte della presentazione del libro bianco dell’amministrazione comunale tenutasi venerdì scorso il Primo Cittadino Francesco Bonito si è dilungato sulle opere pubbliche, come la riqualificazione di alcuni quartieri presenti sul libro bianco. Anche sullo stadio Bonito spende delle parole e rassicura i presenti; Lo stadio si farà, a costo di mettere lui stesso le prime pietre.
“Riguardo al PUG, si avvererà anche questo progetto, la scorsa settimana abbiamo dato le linee direttive, per vedere che città vogliamo, e ci confronteremo con la città, con tutte le forze cittadine e con la collettività in quanto tale. Io la mia idea di Cerignola del futuro già ce l’ho, la voglio più Verde, con meno cemento e più biciclette, prima ci sarà un confronto ma prima di andare via, tra due anni e mezzo vi assicuro che il PUG sarà il nuovo strumento urbanistico della città”, rassiura Bonito di coinvolgere la collettività a riguardo del Piano urbanistico generale.
A ciò poi aggiunge “Ma voglio chiudere dicendo qualcosa che non troverete qui (riferendosi al libro bianco), sono convinto che un buon amministratore sappia guardare lontano, ed infatti dopo questa iniziativa ne promuoverò a brevissimo un’ altra: Voglio incontrare la Cerignola che conta, tutta. E voglio parlare di come vediamo la nostra città nei prossimi vent’anni”, giustificando la scelta di coinvolgere la “Cerignola che conta” per i problemi di più grande necessità pubblica nei prossimi anni, come la desertificazione dell’agro di Tressanti o i problemi relativi alla viabilità.
Un dubbio emerso è quello che se in un primo momento relativamente al PUG verrebbe coinvolta la cittadinanza in toto, ciò non avverrebbe per quanto concerne i problemi a lungo termine, coinvolgendo “quella che conta”.
Dopo quindi aver citato quanto questa amministrazione sia più aperta alla cittadinanza rispetto alla precedente, Francesco Bonito ha rassicurato il pubblico presente dicendo di voler incontrare tutti quelli della “Cerignola che conta”, “sognando il futuro di Cerignola per i prossimi vent’anni”, insomma il gioco è sempre lo stesso, si dice che si guarda al futuro e “oltre l’orizzonte” ma viene perennemente citato in giudizio Franco Metta e la scorsa amministrazione, si dice che si ascolta il fabbisogno della cittadinanza ma a quanto pare la progettazione della Cerignola del futuro spettarà solamente alla parte “che conta”
Giuseppe Bellapianta
Vassalli valvassini e valvassori
Lo ripeto, se qualcuno ancora gli vuole un poco di bene, lo riporti a casa. La cosa sta diventando disgutosa
Veramente, si sperava che fosse tutta la città a contare, non solo la parte che ha incontrato il sindaco.
Sicuramente non noi cittadini onesti. Quale sarà la Cerignola che conta? I soliti nomi immagino..
La parte che conta sono quelli che sborseranno ? I ricchi quindi giusto ?
Quindi andiamo incontro alla privatizzazione del pubblico così come fece il tanto citato Franco Metta
Un ultimo appunto per i prossimi 20 anni arriverebbe completamente rincoglionito
Peccato che questi discorsi non sono stati fatti durante la campagna elettorale perché di sicuro a quel punto il mio voto lo davo a Bevilacqua