lunedì, Novembre 25, 2024
Politica

“Con l’Amministrazione Bonito chiuse 100 attività commerciali: incapacità e disaffezione”


“Bisogna capire quali siano le tempistiche dell’intervento: noi abbiamo attività commerciali, interessate dalla pedonalizzazione, in grado di rimanere chiuse per il tempo dei lavori? Sono stati previsti strumenti per recuperare il tempo perso, come scontistica sulla TARI o sulla TOSAP o parcheggi liberi?”.

Il progetto di pedonalizzazione del Corso, nel tratto che va dalla villa comunale all’ex ospedale Tommaso Russo, è un progetto largamente accettato ma che necessita di ritocchi indispensabili per non creare il solito pasticcio. Massimo Battaglino, di Fratelli d’Italia, durante l’evento tenutosi venerdì scorso, ha posto l’accento sui possibili correttivi.

“Al momento non abbiamo capito le tempistiche, né il tipo di intervento, ma abbiamo visto solamente dei post su Facebook- dice il meloniano- e non sono state date soluzioni”.

Battaglino analizza l’operato dell’assessore Sergio Cialdella alla guida delle attività produttive: “Dall’insediamento di questa Amministrazione ad oggi, dati alla mano, abbiamo cento attività in meno, per lo più negozi di vendita al dettaglio: una vera e propria desertificazione. Le nuove aperture sono attività di servizio o attività agricole. Cosa hanno fatto in Comune? Hanno ridotto i fondi destinati al commercio. Nel 2023 furono oltre 600mila euro, nel 2024 appena 470mila euro”, dice Battaglino.

Il caso più eclatante riguarda i fondi intercettati per il marketing territoriale. “Nel 2022 il Comune di Celle San Vito (170 abitanti) presenta 5 progetti riesce ad ottenere 3000 euro; il Comune di Manduria (30mila abitanti) incassa 46mila euro; il Comune di Cerignola presenta un progetto per 11mila euro e ottiene un finanziamento di appena 1800 euro: una differenza abissale. Incapacità politica e disaffezione totale. Una giunta deve darsi un senso, ma non c’è. L’assessore dovrebbe fare la spola tra Cerignola e Bari, ma non viene fatto”, conclude Battaglino.



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tranese
6 mesi fa

Parlo di rilanciare l’economia del paese e di investire nelle attività del paese ma ogni sera me ne vado a Trani a spendere i soldi

poi le attività chiudono e grazie ao cazzz

Piripicchio
6 mesi fa

Il commercio va ripensato alla radice con interventi strutturali da parte di stato e centri periferici. I comuni non possono dirsi estranei a questo cambiamento perché è cambiato il mondo del commercio in maniera pesantissima con l’avvento di internet

Nelle realtà che funzionano si ritorna a forme di commercio basic portando la gente in strada attraverso iniziative capaci di coniugare storicità, tradizione, intrattenimento e Tutto ciò che un acquisto online non ha e non può avere.

Questo dovrebbero fare gli amministratori

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