La denuncia degli ambientalisti: “False percentuali sulla raccolta differenziata”
La raccolta differenziata porta a porta avrebbe dovuto imprimere una svolta ambientale ma soprattutto nelle abitudini dei cerignolani, ma presto si è trasformata in un’arma a doppio taglio. Per Fabio D’Imperio, presidente dell’associazione AmbientiAmo Cerignola, c’è poca attenzione nei confronti del cittadino sin da quando è iniziato il nuovo processo di raccolta dei rifiuti. Atteggiamento, questo, perpetuato anche dall’attuale Amministrazione Comunale. E da qui discenderebbero anche problemi – seri- legati al calcolo delle percentuali di raccolta differenziata nella città di Cerignola: è questo quanto emerso nel corso della convention organizzata la settimana scorsa da Fratelli d’Italia nella sede di Corso Aldo Moro.
“Sono stati dati i mastelli senza offrire alcuna spiegazioni tecniche. Da lì è iniziato il problema della differenziata. Una persona mediamente istruita farebbe difficoltà a capire dove buttare i rifiuti non ricompresi nel calendario, figuriamoci tutto il resto della popolazione. Manca la motivazione e la sensibilizzazione, che è stata fatta sporadicamente con gazebo e 6×3 e Tekra era tenuta a farlo perché sono previsti dei fondi per la promozione e la sensibilizzazione”, dice D’Imperio.
Il presidente dell’associazione svela il pasticcio sui numeri della differenziata: “Le percentuali del 70% di differenziata sono false. È improbabile che – spiega D’Imperio-raggiungiamo esattamente i margini per cui non ci aumenta la Tari. Parliamo di numeri presi e messi lì. Inizialmente ho anche seguito la vicenda, poi non mi hanno più passato i numeri della differenziata. Da ciò che mi comunicava Tekra in quel momento eravamo al 45/50%”.
Ecco cosa succederebbe in sede di calcolo e di raccolta: “Quei dati sono quantitativamente giusti ma qualitativamente falsi, nel senso che in una busta ci può essere di tutto, ma se viene ritirata con la carta viene considerata 100% carta. Non può essere così. Alcuni quartieri non fanno la differenziata: Torricelli non la fa, San Samuele non la fa, così come non la fanno tantissime zone centrali, come ad esempio case a pian terreno di persone anziane che non fanno la porta a porta”, conclude D’Imperio.
basta guardare il lunedì che ritirano il secco cumuli e cumuli di immondizia dove c’è di tutto,
per quanto riguarda gli altri giorni depositano sempre indifferenziato.
mancano i controlli
mancano i controlli
Viviamo in un paese di bestie e qui finisce la storia.
quello che ha messo il pollice rosso è una delle bestie.
” La tari è uguale per tutti credo, ma ai TRUZZL?…Che non fanno la differenziata? Facciamo un esempio, una zona come s.samuele, che obbligatoriamente non viene imposta per legge la corretta differenziazione dei rifiuti che sversano abitualmente tutti i giorni rifiuti di ogni tipo e grado, secondo me dovrebbero pagare di più la tari, o mi sbaglio… sicuramente paghiamo noi onesti a loro posto…