Le battaglie, i mestieri, le storie nelle vie di Cerignola
Il nuovo libro “Per le strade di Cerignola”, edito da “Litografica ’92” e curato da Francesco Paolo Conte, è molto più di una semplice guida urbana. È un affascinante viaggio nel cuore di Cerignola, attraverso le storie e i destini dei suoi personaggi più memorabili, raccontati tramite la toponomastica cittadina.
Disponibile presso lo studio in Via Latina 39 e l’edicola di Viale di Levante, questo libro promette di svelare segreti e curiosità nascosti dietro ogni angolo della città.
Sicuramente a tutti sarà capitato, a Cerignola e non solo, di recarsi in una via e soffermarsi sulla denominazione della stessa prima di focalizzarsi sul civico di destinazione. Se magari un giovane cerignolano riesce a concepire la storia di grandi personaggi come Giuseppe Di Vittorio o Nicola Zingarelli, purtroppo non si può dire lo stesso per altri cerignolani memorabili inseriti nelle vie cittadine.
Il lavoro di Conte, commercialista di professione, è finalizzato proprio a questo. “Amo Cerignola, è la mia città natale e dove vivo con la mia famiglia. Ho scritto questo libro perché voglio veramente lasciare un’impronta sulla città. Vorrei destinare questa pubblicazione ai ragazzi delle scuole medie ed inferiori affinché non perdano il contatto con il passato, delegando questo compito ai genitori e ai nonni”.
Il libro affronta in totale 121 toponomastiche, dai già citati Di Vittorio e Zingarelli, non facendosi mancare una panoramica sul passato medievale della città ed i suoi protagonisti ai tempi della disfida di Barletta, come i 13 Italiani, Fieramosca, Fanfulla, e altri ancora. Non manca anche un’analisi di alcune vie legate alle vecchie arti, come gli acquaioli e i maniscalchi presenti in zona industriale. Presenti inoltre delle curiosità e delle chicche storiche che sapranno deliziare anche i più appassionati alla storia della città ofantina.
Una delle storie a cui l’autore è particolarmente affezionato è quella di Michele Marinaro, a cui è intitolata la piazzetta a ridosso della parte finale di Via Don Minzoni.
“Michele Marinaro è morto il 2 luglio del 1949, vittima della mafia e della banda di Salvatore Giuliano. I militi della PS sopravvissuti all’agguato hanno risposto al fuoco dei mafiosi facendosi scudo dei colleghi morti sul colpo, riuscendo poi a mettere in fuga i mafiosi del clan Giuliano”.
Ma questa è solo una piccola parte di una grande storia, quella della città di Cerignola, raccontata attraverso i nomi di chi si è saputo distinguere, e di chi ha fatto davvero la differenza.
Giuseppe Bellapianta
Grazie Ciccio.
Il tuo è stato un lavoro importante. La storia, le radici, i personaggi di questa città costituiscono la sua struttura, le sue ossa.
Bisogna alimentarla e fortificarla la nostra identità per per guardare meglio e con maggiore obiettività allo sviluppo del nostro futuro.
Ancora grazie.