La Rianimazione non chiude e passerà da 4 a 8 posti letto
Nessuna chiusura del reparto di rianimazione del Tatarella. Infatti, bastava controllare l’albo pretorio della Asl per verificare come per la Rianimazione sia previsto perfino un incremento di posti letto. Eppure le associazioni e perfino l’Amministrazione si è prodigata a suon di comunicati per difendere i diritti dei malati (la campagna elettorale per le regionali è alle porte).
“Non ci sarà nessuna chiusura della Rianimazione a Cerignola, al contrario, nel pieno rispetto del D.G.R..919, la regione Puglia ha stabilito che i posti di terapia intensiva presso il P.O. “G. Tatarella” dovranno passare da 4 a 8″.
Questo è quanto emerso dall’incontro di ieri pomeriggio presso la ASL FG tra il Direttore Generale Antonio Nigri, la Dirigente Sanitaria Mara Masullo e Cittadinanzattiva APS Puglia, rappresentata dal Segretario Regionale Matteo Valentino e la Coordinatrice dell’assemblea territoriale di Cerignola Margherita Setteducati.
Nell’incontro tra Cittadinanzattiva si è “appreso che è in atto un progetto ben preciso: caratterizzare il nostro nosocomio come “polo chirurgico” dando un maggiore impulso alle attività in sala operatoria, che al “Tatarella” sono soddisfacenti e migliorabili per alcuni reparti, ma restano scarse nei numeri per altri”, si legge in una nota.
“Una riduzione temporanea dell’impegno in terapia intensiva dovrebbe andare, da quanto appreso, a favore di una ristrutturazione degli spazi già prevista, anche per il nuovo adeguamento dei posti di degenza da raddoppiare. Il DG Nigri – dicono i volontari – ci comunica che dal prossimo mese un nuovo anestesista andrà ad aggiungersi agli altri specialisti del reparto. Alla luce di quanto è emerso, CittadinanzAttiva auspica un aperto e proficuo confronto tra la direzione provinciale ed i dipendenti del reparto, che pur lamentano le mille difficoltà quotidiane del lavoro svolto in perenne sotto organico”.
Lodevole iniziativa di Cittadinanzattiva, mai che però sentissi apprensione ed interesse per la situazione disastrosa in cui versa il personale medico e non del Pronto Soccorso di Cerignola … situazione disastrosa che inevitabilmente si riversa sull’utenza! Continuiamo cosi! Benissimo! Andremo tutti in Pronto Soccorso a Foggia ad aspettare 12 ore per un codice verde! Ad maiora!
Ma devi chiederlo al tuo a presidente di Regione, del PD.
Il problema caro “I DANNI” è che ci ho provato a parlare con chi lei nomina, ma non sono stato neanche ricevuto (non so dire a questo punto se fortunatamente o sfortunatamente) … e come me anche altri operatori! Una cosa la tengo a precisare, lo sfogo era solo ed unicamente nell’interesse della collettività.