La parabola discendente della FLV: da “squadra del sindaco” a giocatrici non pagate

Un campionato sottotono, complicato anche e soprattutto per le vicissitudini societarie. La FLV Cerignola – la squadra di pallavolo di cui il sindaco Francesco Bonito è stato presidente e il consigliere PD Francesco Sorbo dirigente (con le dimissioni formali presentate in concomitanza con l’arrivo dell’incarico politico, ma nei fatti la gestione è restata in capo alla vecchia compagine)- continua a non pagare gli stipendi delle giocatrici, che da mesi rimangono vanamente in attesa, anche a torneo terminato. La parabola discendente di quella che da tutti era considerata “la squadra del sindaco” è delineata nettamente nelle parole di chi, da troppo tempo, sta subendo un’ingiustizia. Eppure, come si nota dai panel social postati partita dopo partita, gli sponsor non mancherebbero.

Non si capisce come e perché- e non lo capiscono nemmeno le pallavoliste- gli stipendi continuino a non essere erogati. Non si tratta di situazioni singole o isolate, ma di un crac di sistema che investirebbe anche membri dello staff e non solo le atlete. Nonostante questo, le pallavoliste hanno onorato la maglia fino all’ultimo match, ma non è servito a evitare una retrocessione che ha tante responsabilità soprattutto al di fuori dal rettangolo di gioco. Da quattro a cinque mensilità arretrate, si tratterebbe di cifre “abbastanza elevate” che interesserebbero almeno dieci giocatrici. L’ultimo stipendio incassato a marzo, ma relativo al mese di gennaio. Poi il nulla, se non rassicurazioni vaghe e a quanto pare inutili.

“Ci dicono che sul conto bancario della società non c’è credito e non c’è possibilità nemmeno di dilazionare gli importi”, dicono le pallavoliste, alcune delle quali hanno dovuto rinunciare anche ai trasferimenti nel mercato della finestra di gennaio. Al danno, quindi, anche la beffa. Soprattutto perché si tratta di professioniste che dello sport ne fanno un lavoro e dell’avanzamento di carriera un obiettivo professionale prioritario.

“Sin da novembre abbiamo riscontrati ritardi. A marzo è arrivato l’ultimo stipendio, ma dilazionato in due tranche, ma era relativo al mese di gennaio. In realtà non abbiamo saputo niente sulle motivazioni precise: con il susseguirsi dei ritardi, da gennaio a metà marzo, abbiamo avuto rassicurazioni e spiegazioni confuse, ma nulla in termini di stipendi”, proseguono le atlete.

“Ovviamente questa situazione ridicola non ha aiutato la squadra nel suo rendimento, si arrivava in palestra in condizioni di tensione, ma l’impegno non è mai mancato. Anzi – specificano le pallavoliste della FLV- i nostri allenamenti sono raddoppiati con l’arrivo del nuovo allenatore che ha richiesto sedute ulteriori. Abbiamo dovuto affrontare momenti pesanti e complicati sin da inizio campionato: molte atlete vengono dall’Abruzzo, dalla Sicilia, dalla Campania ed è stato difficile vivere a Cerignola senza alcuno stipendio”.

Dalla società fanno sapere che i ritardi di pagamenti sarebbero una situazione comune a tante associazioni sportive e che l’impegno nel recuperare le somme non mancherebbe, anche a fronte di sponsor che si sarebbero tirati indietro. Fatto sta che ad oggi diverse giocatrici risultano non pagate pur avendo la società un regolare contratto da onorare.

Al contempo in Comune si parla di un nuovo stadio, di un progetto da 50 milioni di euro, di una mastodontica e multimilionaria visione pluriennale sullo sport, di investimenti monstre su kermesse di promozione di sport minori. Poi la reale quotidianità è fatta di piccole cose, di difficoltà, di stipendi non erogati.

mc