RaiUno racconta la mafia di Cerignola: “Due magistrate sotto scorta dopo gravi minacce”
Il ritratto storico, e non solo, della mafia cerignolana, che ora ha cambiato pelle attraverso una pace tra i vari gruppi ma che ha dimostrato in poco tempo, a cavallo tra gli anni 80 e 90, di saper essere spietata. Tanto da far registrare, durante i lunghi periodi di faida, oltre 40 tra omicidi e tentati omicidi.
A “Cose Nostre”, su RaiUno, ieri sera è andata di scena la mafia cerignolana raccontata con dovizia di particolari, attraverso interventi e testimonianze. “Nel maxi processo di Palermo, che ha coinvolto la mafia di tutta la Sicilia, sono stati inflitti 19 ergastoli. Per la sola mafia di Cerignola, ossia un semplice paese di 60mila abitanti, sono stati chiesti 15. Ossia 4 in meno rispetto alla regione Sicilia”, ha tenuto a specificare Giuseppe Volpe, già procuratore capo della DDA di Bari dal 2014 al 2020.
“Dopo il processo Cartagine- ha proseguito- una grossa operazione su Cerignola non è stata fatta. Ora bisogna tenere conto di quelli che già condannati man mano hanno espiato le pene e torneranno in libertà e stanno riprendendo le redini delle attività criminali al punto che due colleghe magistrate di Lecce attualmente sotto scorta perché gravamente minacciate”. Nel corso della puntata, della durata di un’ora, anche l’assalto ai portavalori, vera e propria specialità ofantina.
A contribuire negli anni 90 a smantellare la mafia cerignolana anche Teresa Potenza, compagna di uno dei boss locali, che ha raccontato particolari determinanti per mettere alla sbarra alcuni dei capi del sodalizio. Oggi ha un figlio, venuto al mondo dopo uno stupro, e vive in una località protetta. Le sue dichiarazioni furono preziose nel processo Cartegine tanto che il suo ex compagno le ha giurato la morte a lei e al figlio “quando te ne sarai dimenticata”.
“Su 60 imputati 28 sono fuori per problemi psichici. A volte mi chiedo tutto quello che ho dato allo stato.. fa venire l’ansia”, ha detto Potenza.
Oggi la mafia cerignolana è forte e gode di buona salute: “Orienterei oggi le indagini su Cerignola proprio sul riciclaggio che è il fenomeno criminale emergente perché grosse somme vengono investite nelle attività commerciali e viene ripulito. La città ne trae beneficio dal punto di vista economico al punto che tutto sommato non so se ci sia una forte reazione della società civile, perché porta ricchezza alla città”, ha spiegato Volpe.
mc
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Su queste notizie i commentatori brontoloni scompaiono sempre..sort d psciatour!
Evidentemente o hanno paura di essere tracciati oppure non hanno nulla da commentare in quanto notizie note da decenni.
Scongelate dal freezer e date in bocca al gregge.
Ieri sera programma delle Iene Insider stessa roba già nota.
Datevi all’ippica o al tennis.
Al calcio no per carità.