giovedì, Dicembre 26, 2024
Politica

Saltano le agevolazioni Tari: bollette più alte per i più poveri già nei prossimi mesi

marchiodoc_ tari proteste

Saltano le agevolazioni sulla Tari e chi fino all’anno scorso poteva usufruire di una riduzione del 40%, con le nuova tariffe approvate ieri in consiglio comunale dovrà pagare prezzo pieno (decurtato di appena il 2%).

È questa la congiuntura regionale/nazionale/locale che ha portato al paradosso cerignolano in base al quale le prossime bollette Tari saranno più alte, rispetto all’anno scorso, per le fette di popolazione meno agiate e impercettibilmente più basse per quelle più ricche.

Per il 2023 furono individuate diverse fasce rispetto all’Isee: fino a 7500 euro era prevista una riduzione della Tari fino al 50%; per la fascia isee 7500/10000 una riduzione tari fino al 40%; per isee fino a 15000 euro la riduzione del 20%.

Ieri, invece, l’Amministrazione Bonito ha deciso di abbassare la Tari per utenze domestiche del 2%, ma di eliminare le agevolazioni per seconda e terza fascia Isee e di ridurre da 50% a 10% le agevolazioni per la fascia più povera (la prima). Ciò significa, nei fatti, che le prossime bollette, per prima seconda e terza fascia Isee saranno sensibilmente più alte. Mentre le fasce con isee oltre i 15mila euro avranno appunto una piccolissima riduzione.

Il controsenso, che già si prevede un bagno di sangue, risiede nelle direttive nazionali e regionali (infatti in molti Comuni italiani gli aumenti si sentiranno eccome: mentre Cerignola già dal 2017 mantiene una tassazione esagerata), ma anche nell’incapacità della maggioranza di lavorare durante l’anno per accumulare un tesoretto da destinare alla conservazione delle agevolazioni per le fasce fragili, oggi ulteriormente vessate in quanto private di aiuti concreti e salvifici.

Il rischio che aumenti l’evasione è altrettanto concreto come la mannaia che nei prossimi mesi di abbatterà sulle famiglie che non potranno più usufruire di riduzioni.

mc


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siamo alle solite
5 mesi fa

Vabbè il discorso Tari sarebbe molto più ampio: -case nuove e vecchie che risultano non ultimate o proprio non dichiarate al comune; -case in affitto ai rom non dichiarate né al comune né al fisco (che poi abbandonano i rifiuti); -case oggetto di lavori di ampliamento non risultante al comune o all’ufficio Tari; Vi ricordate quando andavano a distribuire i cestini colorati per fare la differenziata ? I cestini nuovi si finirono già a metà città perché non risultavano sul registro molti utenti, poi dovettero far arrivare altri camion per coprire gran parte del territorio. Poi c’erano quelli che non… Leggi il resto »

avast a dec chiacchier
5 mesi fa

Quindi…il 50% dei cerignolani sono delle bestie e questo è un fatto indiscutibile.
Del 50% diciamo ” normale” un buon 30% di quel 50 sembra normale ma in realtà non lo sono affatto.
In definitiva è inutile che ci raccontiamo le palle…siamo una popolazione di merde, se così non fosse oggi il paese non sarebbe in simili condizioni di delinquenza, di ordine pubblico in generale, di senso civico, di educazione, rispetto reciproco, e così via dicendo.
IL RESTO SO CHIACCHIER MORT!!!!

filippo
5 mesi fa

I piu’ poveri ci sono, ma la stragrande maggioranza che ha un isee sotto i 15.000 non e’ da considerare classe povera. Conosco tanta gente, (categoria aventi partita IVA) che grazie al suo commercialista riesce a rientrare nel ranch previsto per gli aventi diritto ad agevolazioni……

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