A settembre la Tari aumenta del 30% per circa 3500 contribuenti
Lo avevamo detto: la cancellazione delle agevolazioni Tari peserà in modo impattante per le fasce più deboli, con buona pace dei proclami e dell’impercettibile diminuzione del 2% che invece andrà a beneficiare le fasce più agiate.
L’Amministrazione Bonito ha infatti deciso di tagliare le agevolazioni previste per l’anno scorso (mentre ha mantenuto le riduzioni per diversamente abili, ad esempio) e da settembre inevitabilmente i costi in bolletta lieviteranno sensibilmente anche fel 30%. Basta sfogliare i documenti ufficiali per avere un quadro chiaro di quello che succederà nei prossimi mesi, quando le cartelle arriveranno a casa dei cerignolani.
Nel 2023, infatti, per la Fascia 1, quella a cui appartengono le persone con Isee inferiore a 7500 euro, vi è stato il taglio del 22% della tassa di cui hanno potuto beneficiare circa 1300 contribuenti. Dopo la delibera votata dalla maggioranza nell’ultimo consiglio comunale, che ha eliminato la riduzione, l’aumento sarà sensibile.
Peggio ancora va per la Fascia 2 con Isee tra i 7500 e i 10mila euro: 700 contribuenti l’anno scorso hanno potuto ottenere uno sconto del 31%, che oggi non esisterà più con un incremento monstre in bolletta. Altrettanto critica la situazione per gli oltre 550 contribuenti appartenenti alla Fascia 3, con Isee compreso tra 10mila e 12.5mila euro: con l’eliminazione delle agevolazioni il rincaro sfiora il 27%, che invece nel 2023 ha rappresentato lo sconto.
I 400 contribuenti della fascia isee 12.500/15.000 euro l’anno scorso hanno potuto pagare il 20% in meno di Tari: a settembre si ritorna a tariffa piena. Inoltre, l’anno scorso era previsto un ritocco al ribasso del 30% della Tari per gli occupanti ultraottantenni (unico occupante): una misura che ha interessato oltre duecento anziani. Con le nuove misure la riduzione è di gran lunga inferiore, con relativi aumenti.
Saranno quindi oltre 3500 i contribuenti che, in poche ore, grazie al voto della maggioranza Bonito, si ritroveranno a pagare una bolletta più salata rispetto al 2023.
Il tutto mentre la vicesindaca Maria Dibisceglia, assessore ai servizi sociali, festeggia per un fantomatico risultato ringraziando i consiglieri comunali che hanno assicurato il voto al taglio delle agevolazioni.
mc
Stanno facendo proprio schifo! Falliti che solo.in politica possono stare
Cioè aumenti perché; perché la metà dei 60mila abitanti la tari non la paga!!! Poi, tra stranieri,ed una grande maggioranza di delinquenti che stanno in carcere, e più il veleno di rifiuti che bruciano nelle campagne e periferie ammalandoci di cancro visto che ci sono gli aumenti i dovuti controlli ? ? ! ! ! !