Bulli individuati grazie a un benefattore: sono tre 12enni. Fine dell’incubo per i Piccolelli
Solo grazie alle videocamere che un anonimo benefattore ha donato ai coniugi Piccolelli, da un anno e mezzo vittima di bulli che periodicamente hanno lanciato grossi sassi verso la loro abitazione, è stato possibile individuare i responsabili del gesto che, in più occasioni, ha messo a repentaglio la salute dei due anziani signori.
Il video che vi abbiamo mostrato in anteprima (consultabile a fine articolo), prodotto dal sistema di videosorveglianza donato alla coppia da un cerignolano (che ha scelto l’anonimato), difatti, è stato acquisito sia dai Vigili Urbani che dai Carabinieri che nelle scorse ore hanno identificato il ragazzino, il quale, a bordo del suo monopattino, si è avvicinato all’abitazione dei Piccolelli una volta varcato il giardino della scuola Pavoncelli che affaccia proprio sul giardino delle due vittime prescelte dal branco, e ha lanciato due sassi guadagnando la fuga.
Dopo aver individuato il minore con maglia verde, gli agenti hanno potuto ricostruire l’incubo degli anziani e sono riusciti a risalire anche ai complici. La banda di bulli è composta da tre dodicenni che hanno ammesso di aver avuto comportamenti a dir poco incivili. Essendo minorenni non è stato possibile agire penalmente, ma le famiglie sono state segnalate ai servizi sociali.
Si chiude, si spera per sempre, un pagina in chiaroscuro che da una parte testimonia il degrado sociale in cui vive una fetta della città e dall’altra la forza di reagire di tanti cerignolani: sono stati in molti infatti a sostenere fattivamente i coniugi Piccolelli, che ieri, a Marchiodoc.it, hanno espresso soddisfazione per l’individuazione dei tre bulli.
Come si ricorderà, nell’assenza ormai cronica delle istituzioni, la FP Security si era offerta di donare assistenza gratuita, con ronde, per un mese; un benefattore anonimo invece ha regalato e montato un impianto di videosorveglianza che è stato determinante (dato che dalle telecamere del Comune non è stato possibile risalire ai volti dei ragazzini) per acciuffare il branco.
È stato solo grazie a cittadini modello che questa storia può dirsi chiusa, almeno per il momento. Gli anziani avevano chiesto invano all’Amministrazione una recinzione per delimitare la scuola e il giardino. Di contro l’assessore Teresa Cicolella ha allertato i vigili per andare in queste ore a casa dei due anziani per scattare un selfie da pubblicare su Facebook.
Michele Cirulli
Mettete i nomi e cognomi degli ignari genitori , che cadranno dalle nuvole.
Cerignola è piena di genitori che non sorvegliano i propri figli.
Mandrie di ragazzini con monopattini bici elettriche e maxitelefoni, oltre la mezzanotte a far danno e chiasso ovunque.
Genitori incapaci immaturi distratti ecc….
ma il comune non aveva speso 300mila euro x le telecamere e neanche riescono a riprendere i volti? saranno telecamere cinesi altro che 300mila euro
come aveva preannunciato sono infra14enni e sono non imputabili anche se commettono un omicidio .
La segnalazione ai servizi sociali delle famiglie è tempo perso.
Sul selfie non commento, il tempo dovrà passare e finalmente saremo liberi di scegliere chi mandare a casa e chi eleggere.
In ultimo ci saranno atti di emulazione, statene certi.
Non vedo l’ora di vedere il selfie della cicolella!!!!!!!! che s pass
Calma, avremo anche una fiction.
ricapitolando
i signori chiedono da marzo una grata ed è una richiesta piu che sensata perchè il giardino della scuola affaccia sulla loro casa e il comune da marzo non gliela monta (una cosa doveva fare l’assessore alla sicurezza UNA!!!)
però si fa le foto
siamo su scherzi a parte vero?
Non occorre la grata, che costa troppo….sarebbe sufficiente anche una rete, posta un po’ distante dalla balconata….
Beh, la legge cosa prevede a carico dei genitori in questi casi? Si applichi.
Genitori che fanno i vip al Baraonda e alla vineria popolare lasciando i propri figli senza regole dove capita…magari con la scusa che lavorano tutto e dovuto a queste mamme che ormai hanno perso il senso della famiglia e dell’educazione,insodisfatte del mondo vanno al sushi hanno la badante e danno lezioni su come educare una prole ormai diventata problematica…
I papà ormai hanno il cervello completamente atrofizzaro a sentirle…povera Italia poveri noi…
la dett tou???
tutto passa dalle mamme! Totalmente incapaci di educare perché troppo prese dai social network o dalla stanchezza cronica associata a stress inesistente, una nuova patologia che le mamme dei miei tempi o anche prima non avevano mai avuto dovendo badare alla famiglia.
Mi fanno una pena…ma anche un po’ schifo ad essere sincero.