martedì, Dicembre 3, 2024
Politica

La Puglia all’attacco dell’autonomia delle Regioni: ecco perché

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La Regione Puglia ha deciso di impugnare la legge contro l’autonomia differenziata.Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha deciso di impugnare dinanzi alla Corte costituzionale la legge “Calderoli” (26 giugno 2024, n. 86) recante “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”, per lesione della sfera di competenza delle Regioni, come previsto dall’art. 127, comma 2, della Costituzione.

Lo comunica con una nota la Regione Puglia. Ma facciamo un piccolo passo indietro, che cosa s’intende per autonomia differenziata delle regioni e come si è arrivati a questa forte spaccatura.Il 23 gennaio scorso, il Senato ha dato il via libera al Disegno di Legge sull’Autonomia Differenziata, con 110 voti a favore, 64 contrari e 3 astenuti. L’autonomia differenziata è stata definitivamente approvata dal Parlamento italiano il 19 giugno 2024.. Si tratta di definire le intese tra lo Stato e quelle Regioni che chiedono l’Autonomia nelle 23 materie indicate nel provvedimento.Sono 23 materie, tra queste anche la tutela della salute. Ci sono poi, tra le altre, istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero.

Quattordici sono le materie definite dai Lep, Livelli essenziali di prestazione,ovvero “i criteri che determinano il livello di servizio minimo che deve essere garantito “è specificato nel testo in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. L’approvazione di questa legge ha generato un ampio dibattito pubblico e politico. La questione principale però è di tipo economica ,insieme alle competenze inoltre le regioni riuscirebbero a trattenere parte del gettito fiscale per finanziare le proprie misure regionali.

Di conseguenza non verrebbe più distribuito su base nazionale a seconda delle necessità collettive. I sostenitori ritengono che l’autonomia differenziata promuoverà una gestione più efficace e locale delle risorse e delle politiche, riducendo la burocrazia e accelerando i processi decisionali.

Per tanti governatori del Nord infatti questo significa riuscire a utilizzare al meglio le proprie risorse raccolte e non vederle disperse. Al contrario, i detrattori temono che possa aumentare le disparità tra le Regioni più ricche e quelle meno sviluppate.

L’Autonomia differenziata pertanto è una riforma ingiusta, non solo scritta male, ma anche molto pericolosa, perché mina l’unità di questo Paese e la nostra Costituzione.

Pensare di lasciare indietro territori solo perché storicamente sfavoriti rispetto ad altri, principio alla base della riforma, è quanto di più eversivo e ingiusto ci sia. E dunque sono questi i motivi che hanno portato a questa netta spaccatura nel nostro paese e nella nostra regione. ll presidente Emiliano si è mobilitato per tutelare i cittadini, preservandoli dalla violazione dei principi fondamentali del nostro ordinamento, effettuata dall’ attuale governo.

Domenico Ziro


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Osserv@tore
3 mesi fa

Bene così .
Almeno ci mette la faccia.

Andrea Cicchetto
3 mesi fa
Reply to  Osserv@tore

Pronta per ricevere una bella torta….alla Stanlio e Ollio!

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