mercoledì, Ottobre 16, 2024
Politica

Buon compleanno Di Vittorio, il leader che manca ai figli di papà

Marchiodoc - Giuseppe Di Vittorio

Centotrentadue anni fa nasceva Giuseppe Di Vittorio, il quale, con la sua attività politica e sindacale, ha ispirato la sinistra moderna italiana e ha contribuito alla stesura dei capisaldi della Costituzione. Inevitabile, quindi, che una figura così importante sia un riferimento per una formazione progressista che ha l’ambizione di governare. Dell’esempio e del carisma di Di Vittorio, figlio del popolo e che il popolo ha voluto strenuamente rappresentare anche in controtendenza rispetto alle impostazioni di partito, è rimasto poco. Oggi la sinistra locale vive un vuoto di rappresentanza che non può essere occupato dalla schiera infinita dei figli di papà a cui i genitori hanno regalato una città per giocare e impegnare le giornate in assenza di una qualsivoglia qualità professionale e politica. Questo vale per la sinistra di governo locale quanto per la sinistra allargata che raccoglie le briciole e spazzola prebende dopo aver dilapidato un patrimonio di consenso. Che manchi, e tanto, un Di Vittorio, è abbastanza palese. Ma che manchi anche una figura nettamente al di sotto di un Di Vittorio all’interno della classe politica locale è oggettivamente un dramma.

Non è un caso che la data odierna, che coincide con la nascita del sindacalista e che per una formazione che si reputi di sinistra dovrebbe essere una stella polare, non sia nemmeno stata ricordata da chi si ammanta di “comunismo” o dalle finte opposizioni. Forse per decenza, forse per sciatteria, chissà.

Non è nemmeno un caso che da dieci anni a questa parte i candidati over settanta riescano ad essere più credibili dei giovani che per moda gridano a Che Guevara e all’atto pratico sono adusi agli inciuci più smaccati e più fastidiosi.

Il Partito Democratico, che naturalmente discende dalla gloriosa tradizione del PCI, oggi è un addensato di parenti pronti a fare squadra senza ritegno e senza vergogna rispetto alle normali e naturali ricette di opportunità, che poi sono quelle che fanno grandi i leader ed evitano il profilerare di nani e ballerine, che invece, come notiamo quotidianamente, sono all’ordine del giorno. Manca un Di Vittorio, anche se alla sinistra locale serviva anche molto meno di un di Vittorio. E nemmeno quello c’è.

Ci sono invece i figli di papà che hanno rinsaldato una convinzione: la sinistra locale va distrutta senza esitazioni e con determinazione e poi va ricostruita con forza di volontà ed onestà.

Michele Cirulli


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Giusto
2 mesi fa

Analisi condivisibile

Pop
2 mesi fa

Però non li puoi asfaltare ogni volta che poi ci restano male

Quelli che ben pensano
2 mesi fa

Analisi lucida e tristemente vera della nostra realtà paesana, provinciale e nazionale! Devono essere allontanati dalla gestione della cosa pubblica e della giustizia!!

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