Indagati medici e infermieri, Burioni: “Faranno bene a dimettersi, poi vediamo chi vi cura”
Sebbene quello della Procura sia un atto dovuto, l’iscrizione nel registro degli indagati di venti medici e infermieri dopo la morte di Natasha Pugliese non è piaciuta al noto virologo Roberto Burioni. Il medico, infatti, attraverso un post Facebook, ironizza sulle decisioni della magistratura.
“Dopo la vergognosa aggressione avvenuta contro i sanitari al Policlinico di Foggia lo Stato ha finalmente deciso di muoversi con fierezza e decisione: indagati i medici e gli infermieri”, scrive Burioni.
Che poi argomenta rispondendo a quanti gli ricordano che non solo esiste un altro filone di indagine per l’aggressione ai danni dei medici, ma che quella della Procura è una pratica di routine quando ci si trovi di fronte ad una denuncia di questo tipo.
“Certo, atto dovuto che costringerà i medici a preoccuparsi per il loro futuro, a nominare (e pagare) un legale, a sottrarre tempo alla famiglia, allo studio e al lavoro e via dicendo. Alla fine quanti di questi venti rimarranno a lavorare nel Sistema Sanitario Nazionale? Perché l’inchiesta sarà un atto dovuto, ma lavorare in un ospedale pubblico non lo è. Doverose saranno le dimissioni dal SSN di diversi di questi venti sanitari. Poi vediamo chi vi cura”, aggiunge Burioni rispondendo ai cittadini.
Questo è uno Sciacallo che accusava chi non voleva sierarsi di veleno della finta pandemenza. Imposta dai merdecani per tentare di far fallire la Cina, fecero recitare alla sola EU, la sceneggiata delle epidemie. In realtà, in assenza di diagnosi specifiche, i medici e ospedali, curavano in modo sbagliato i malati con sintomi evidenti.che la gran parte potevano salvarsi.
E a causa di questo figuro ed altri , che il 75% del popolo si è avvelenato.
Per quanto riguarda le aggressioni, è giusto proteggere il personale medico.
Ma nel caso della ragazza, c’è la probabilità che sia un errore medico.
Se si dovessero dimettere, c’ é la fila di dottori e infermieri laureati e ad oggi senza occupazione, pronti a prendere il posto loro.
Piuttosto se si dovessero dimettere, a fine mese chi li paga?
Dai su.
A proposito, Burioni é quel tale del quale ho gli opportuni screenshot datati febbraio 2020 nei quali si può leggere che in Italia il rischio covid era zero?
La soluzione è abolire il SSN, tanto ormai già paghiamo per tutte le prestazioni dai ticket per le visite ( a quando le fanno) e per i medicinali, oltre alle visite e agli esami che siamo costretti a fare in strutture private. A tutto questo va aggiunto il carico sulle tasse che paghiamo. Abolendo il SSN otterremmo notevoli e molteplici vantaggi: Riduzione delle tasse Visite ed esami presso strutture private scelte dal paziente Maggior sicurezza sulla professionilità ed educazione di medici ed inservienti Meno malati cronici immaginari Meno dipendenti pubblici a cui non dovremo pagare le pensioni. Meno dipendenti pubblici… Leggi il resto »
Per ottenere tutto questo, cosa che ritengo più che sensata, dovremmo fare un golpe.
Ad oggi sappiamo bene che l’interesse privatistico nella sanità’ pubblica rende tutto più complicato per le
ragioni che hai esposto.
W la Repubblica della banane, chiunque sia a governarla!!
Sei un poveretto se credi che abolendo la sanità pubblica, pagherai meno tasse.
Mi ricordi quei piucci che ” se aboliscono il r.d.c. pagheremo meno tasse”…
Le tasse sono sempre quelle se non di più e in aggiunta il commercio é morto perché percettori che fanno spesa sono finiti. ( ben gli sta a chi ha votato questo governo)
DOVEVAMO VOTARE IL PD??
VE T CUCC
devi crepare e rosicare perché questo governo alla tua sinistra di merda gli sta facendo vedere i sorci verdi!!
Tieniti la Schlein piuccio del caxxo.
Queste sono considerazioni scellerate e provocatorie. Oggi c’è un’inchiesta che dovrà accertare se ci sono responsabilità per la morte della povera ragazza. Il resto non conta. Non conta l’inchiesta sull’aggressione e le responsabilità degli aggressori. Non conta il metodo poco meritocratico delle assunzioni alla asl. Bisogna restituire serenità a chi svolgerà le indagini che non possono essere condizionate dalla aggressione o da altri fattori esterni. Se i medici vorranno potranno dimettersi senza però sottrarsi o condizionare le indagini.