I pescatori di Cerignola puliscono il porto di Margherita
Una domenica diversa, al porto di Margherita di Savoia, per l’associazione dilettantistica di pescatori cerignolani ‘Il Faro Maver’. Questa volta, però, niente lenze in acqua o canne da pesca in piega. Al loro posto, guanti, sacchi e tanta voglia di fare la differenza.
L’associazione, guidata dal giovane 21enne Vittorio Cicchella, ha trascorso una giornata all’insegna dell’ecologia, con una missione ben chiara: ripulire la costa del porto di Margherita dai rifiuti e dare un segnale forte a tutti.
“Siamo pescatori, e proprio come rispettiamo il mare, sentiamo il dovere di rispettare anche la costa che lo circonda”, spiega Vittorio con un fare determinato, ma anche carico di passione per il suo impegno.
“Il porto di Margherita -continua- è un luogo che noi frequentiamo assiduamente, quindi la scelta di ripulirlo è venuta quasi naturale. Abbiamo deciso di dare il nostro contributo e cercare di pulire o almeno provarci, tutto quello che potevamo trovarci davanti a noi”, racconta Vittorio, ricordando la giornata di domenica 29 settembre, quando insieme ad altri 11 associati si è rimboccato le maniche raccogliendo ben 28 sacconi di rifiuti.
C’è orgoglio nelle parole di Vittorio, ma anche una nota di amarezza. “Siamo contenti, ma allo stesso tempo tristi. Ci vorrebbe molto più tempo e molte più persone per ripulire completamente ciò che si è accumulato negli anni”. Per lui e il suo gruppo, la giornata è stata una piccola vittoria, ma anche un promemoria di quanto ancora ci sia da fare.
“Il mare e la natura che lo circonda vanno protetti e tutelati, e siamo noi i primi a dover iniziare. Da oggi, da ora”, afferma lanciando un appello a chiunque passerà per quel porto da adesso in poi.
L’iniziativa non si è fermata alla semplice raccolta dei rifiuti. I ragazzi de ‘Il Faro Maver’ hanno lasciato addirittura dei cartelli in prossimità del porto, invitando tutti a non deturpare ulteriormente l’area e a rispettare l’ambiente circostante. “Speriamo che chiunque venga qui, vedendo il porto pulito, si renda conto di quanto potrebbe essere più bello se lo mantenessimo sempre così, sano e privo di rifiuti”, conclude Vittorio.
Il suo invito non è solo nelle parole, ma soprattutto nei fatti: mantenere pulito un luogo significa non vanificare il duro lavoro di chi, come lui e i suoi 11 compagni, ha dedicato il proprio tempo e le proprie energie per fare la differenza.
L’iniziativa di questi giovani rappresenta un messaggio chiaro: ognuno di noi può fare qualcosa per migliorare l’ambiente in cui vive, anche con piccoli gesti, purché concreti. E forse, il vero successo di quella domenica al porto di Margherita di Savoia non si misura solo nei sacconi di rifiuti raccolti, ma nella speranza che altri seguano il loro esempio.
Giuseppe Bellapianta
Grandiosi. Le rarissime persone per bene di Cerignola. Perle rare in questa terra
Come, a Cerignola si permettono di sporcare il paese, ci sono più porci che persone educate nella raccolta differenziata, e ad altre parti puliscono nessuno?? Perché nessuno organizza per Cerignola una pulizia generale, ogni anno muoiono sempre più persone di cancro proprio perché c’è menefreghismo e inciviltà sul nostro ambiente in cui viviamo.
E i contadini di Margherita quando verranno a pulire le campagne di Cerignola?