Topi in città, esplode il caso Tamma: “Mai visti così tanti roditori”
Ormai il centro della città è ricolmo di topi di grandi dimensioni. Dalla pagina del Comune di Cerignola vengono perfino eliminate le segnalazioni dei cittadini che hanno ritrovato dei roditori perfino sui balconi delle proprie abitazioni al terzo o quarto piano. Nonostante la censura- assai ridicola- il problema rimane intatto.
È il segretario cittadino del movimento politico “CON Emiliano”, Rosario Spione, ad accendere i riflettori sull’ex opificio Tamma ubicato nel cuore di Cerignola. “Questo fenomeno così aggressivo ed insistente non l’ho mai riscontrato. È indubbio che non aver operato alla preventiva e radicale derattizzazione dell’ex opificio Tamma prima della sua demolizione, come avrebbe dovuto prevedere il “Piano di Sicurezza” è l’imputazione primaria. Ciò ha consentito alle colonie di ratti esistenti in quel luogo di invadere sia le fognature che le adiacenti aree di giardini e campagne (vedi Villa Comunale)”. Dunque, secondo Spione, alla Tamma non vi sarebbe stata derattizzazione e non sarebbe stato presentato un piano di sicurezza apposito.
Una ricostruzione che viene ribaltata dal direttore dei lavori dell’ex opificio, Paolo Vitullo, tra l’altro consigliere comunale del movimento politico “Avanti Cerignola”.
“Il piano di derattizzazione è stato fatto ed è stato inviato e certificato al Comune di Cerignola. Il problema dei topi dipende dai rifiuti che si trovano in ogni angolo della città e da una classe politica che è inadeguata rispetto al ruolo. Al posto di andare dietro alle spazzatrici, l’assessore all’ambiente Mimmo Dagnelli dovrebbe fare un giro nelle zone che non vengono pulite e annotare che non sempre viene fatta manutenzione sulle opere, come ad esempio avviene sulla pista ciclabile di via San Marco ormai sporca e piena di erbacce”, riferisce Vitullo.
“Quanto alla Tamma, è evidente che Spione confonda il piano di sicurezza del cantiere edile (svolto dalla figlia del sindaco Bonito, ndr) con un piano di azione che è stato già fatto con derattizzazione e anche bonifica dell’amianto. Il punto è la totale anarchia sui rifiuti e la sporcizia che c’è ovunque”, aggiunge l’ingegnere.
Fatto sta che dopo le blatte e le cavallette, ora si aggiungono anche i topi. Anche per questo in maggioranza si è aperto uno scontro tra il presidente della commissione ambiente e l’assessore all’ambiente: oltre le parole, però, nessun atto concreto. La città resta sporca con tutte le conseguenze che una città sporca porta con sé da un punto di vista sanitario, di decoro e ambientale.
“Bisogna quindi a questo punto che le Istituzioni a tutti i livelli locali si raffrontino e con l’ausilio del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’ASL cerchino definizioni e protocolli di azione congiunta”, suggerisce il segretario cittadino di “CON Emiliano” Rosario Spione. Che però fa parte dell’Amministrazione e potrebbe incidere concretamente.