Pista ciclabile, FDI: “Lavori difformi dal progetto”
Non solo crea criticità evidenti di viabilità e commercio, ma la pista ciclabile così realizzata è esteticamente brutta e difforme da quanto previsto ed autorizzato dalla Soprintendenza delle Belle Arti. Non sarebbe meglio fermarsi a riflettere ed organizzare meglio questa realizzazione, anche in vista del Natale? Si eviterebbero danni a tutti. Fratelli d’Italia torna a parlare della ciclovia che dovrebbe essere attiva dal prossimo 5 dicembre.
Di «mancanza di visione», aveva già parlato Gianvito Casarella – Fratelli d’Italia. «Pare che si vogliano per forza spendere fondi Pnrr, senza nessuna idea generale delle dinamiche del corso – riprende il coordinatore cittadino di Fdi – . Come si intende snellire un traffico veicolare già problematico in assenza di un piano specifico di viabilità alternativa al corso?». I problemi in effetti non si sono fatti attendere : «Ingorghi ancora più lenti, parcheggi selvaggi, disagi ai fornitori per il carico e scarico. E quei cordoli brutti e vili sono già stati danneggiati a poche ore dal montaggio».
Il problema riguarda anche i parcheggi, per i cittadini e non solo: «Dove si dirotteranno le strisce blu di sosta tariffata che si sottrarranno per fare spazio alla ciclovia? Nelle vie adiacenti già piene? E cosa ne pensa la ditta dei grattini che ha un appalto con numeri precisi? In alcuni punti nevralgici dove si andrà a restringere la carreggiata si manterranno comunque le aree parcheggio sulla sinistra?».
«Nessuno è contrario all’idea di ecosostenibilità che è alla base di un intervento del genere – chiarisce il capogruppo consiliare di Fdi, Nicola Netti – . Ma serve programmare razionalmente il tutto. E invece pare che ogni tanto si esca con idee estemporanee, come quando si ipotizzò la zona pedonale permanente, poi caduta nel vuoto con l’estate, perché mancava ogni passaggio necessario per realizzarla. E così si continua anche ora, cantierizzando in fretta e furia, senza ascoltare i cittadini, né le associazioni di categoria. In assenza di parcheggi preventivamente previsti, si teme che si possa mettere a rischio la tanta clientela proveniente anche da fuori. E sotto Natale è un danno da evitare».
Dopo l’accesso agli atti di Netti, i meloniani hanno analizzato la documentazione disponibile, confermando i forti dubbi su questa vera e propria imposizione lampo: «Ci eravamo stupiti che la Soprintendenza avesse autorizzato questo scempio estetico, anche in zone di pregio della nostra città – spiega Giuliano Montingelli – . Grezza, fredda, incoerente con il marciapiede e con il luogo storico in cui è situata. E infatti nel progetto si sostituiva il calcestruzzo da utilizzare come spartitraffico con della Pietra di Apricena. Ma come mai allora si sta usando ancora il calcestruzzo deturpando la bellezza storia del nostro corso? E i fondi extra impegnanti per pagare la Pietra di Apricena (evidentemente più costosa) dove sono finiti?».
Oggi i lavori iniziati rischiano di subire uno stop per queste difformità perché potrebbero intervenire gli organi di controllo: «Si verifichi lo stato dei lavori rispetto al progetto – conclude Montingelli – evitando così che le attività commerciali rimangano intrappolate nei cantieri nel periodo da Natale all’Epifania, periodi che sappiamo essere determinanti e strategici per gli esercenti».