Piccolelli: “Ci hanno presi in giro, aspettiamo una grata da 3 mesi”

“La promessa è debito, ma credo ci abbiano presi in giro. Ad agosto l’assessore e il comandante ci hanno assicurato che avrebbero messo una recinzione tra il nostro giardino e la scuola Pavoncelli da cui buttavano i sassi. Ci dissero che i fabbri erano in ferie e avrebbero provveduto dopo le vacanze. Siamo a novembre, ancora nulla”.

I coniugi Piccolelli, presi di mira per un anno intero da un branco di bulli minorenni poi identificati e segnalati ai servizi sociali, aspettano ancora che ai selfie dell’assessore Teresa Cicolella, ormai presente solo su Facebook, seguano azioni concrete.

Vincenzo Piccolelli e Antonietta Antonacci vivono ancora barricati in casa a partire dalle 15:00 di ogni pomeriggio, anche se per fortuna gli attacchi paiono cessati. La paura che qualcuno torni a lanciare i sassi dal giardino della scuola adiacente però è ancora forte. Per questo, una volta individuati i bulli, avevano chiesto e ottenuto, evidentemente solo a parole, l’installazione di una grata. “Anche perché – confida la signora Antonacci- il comandante aveva detto che il muro della scuola era pericoloso perchè troppo basso e qualcuno poteva cadere giù”.

Sono trascorsi quasi quattro mesi da quell’incontro a favore di fotocamera, in cui l’assessore si faceva riprendere a casa dei Piccolelli. Inutile sottolineare che l’individuazione dei bulli è stata resa possibile soltanto grazie alle videocamere di sorveglianza che un benefattore anonimo aveva regalato ai Piccolelli una volta raccontata la loro storia da Marchiodoc.it.

“Ci hanno abbandonati di nuovo, non voglio pensare che ci abbiano presi per il sedere”, dice Antonietta Antonacci. “Anche il preside della scuola, sempre disponibile, ci ha comunicato di aver sollecitato l’installazione di una grata” tra la scuola e il giardino dei Piccolelli.

“Sono un po’ preoccupata per le vacanze natalizie, quando non ci saranno controlli o passeggio. Quindici giorni fa siamo stati al buio in tutta la zona, abbiamo chiamato i vigili ma nessuno ci ha risposto”, riferiscono i coniugi.

Michele Cirulli