Pista ciclabile, Bonito sfida i consiglieri e i lavori proseguono (con qualche correttivo all’orizzonte)
I lavori per la pista ciclabile stanno proseguendo nonostante l’indicazione pressoché univoca del consoglio comunale che ha dato indirizzo di “fermarsi e riflettere”.
In una nota stampa il PD aveva ammonito Bonito diffidandolo dal proseguire in un progetto che, così come impostato, ha creato disagi ai cittadini. Le parole del segretario Daniele Dalessandro, rilanciate dal vicesindaco Dibisceglia, non sono state tenute in minima considerazione. Tanto è vero che ieri sono stati sistemati i tombini presenti lungo tutto il corso principale.
Il sindaco Bonito lo aveva detto in consiglio e lo sta confermando: fino al 30 novembre il cantiere sarà operativo, poi vi sarà una sosta e nel frattempo si studieranno correttivi. Un atto di forza verso quei consiglieri che avrebbero voluto una sosta immediata e che oggi devono subire una smentita pubblica.
Nel frattempo emergono nuovi dettagli e qualche modifica da apportare: introduzione di 8 stalli per carico e scarico merci, tre o quattro stalli per sosta temporanea, introduzione contestuale degli stalli sul lato sinistro già in fase di realizzazione della pista per abituare gli automobilisti alla nuova viabilità, accordi tra commercianti e società dei parcheggi. Soprattutto, la novità più importante riguarda la zona castello, carmine fino a viale Roosevelt, dove la pista ciclabile dovrebbe essere sensibilmente ridotta in larghezza per permettere ai veicoli, soprattutto quelli di soccorso, di poter transitare senza difficoltà.
Intanto il segmento di cordolo tra Via Bovio e Via Santa Maria del Carmine, quello che puntava dritto dritto sulla facciata della Chiesa, ho visto non c’è più stamattina. Dev’essere stato un rigurgito di decenza da parte di qualche “capra arrogante”
Chiudere definitivamente il corso cittadino alle auto, e fare p.ciclabile e pedonale e lasciare solo la viabilità a mezzi di soccorso e scarico merci, da piazza Duomo fino ad arrivare all’agip come in tutte le Città d’Italia stiamo nel terzo millennio e Cerignola è rimasta al primo, Cerignola è rimasta una Città di soli ignoranti ed incivili, invivibile vivere a Cerignola fatta solo di egoismo e razzismo, difatti i giovani laureati e diplomati scappano da questa invivibilità di degrado entrano nelle grandi Città del nord dove la civiltà è l’educazione è ai massimi livelli
I consiglieri quando tireranno fuori il coraggio di opporsi al Sindaco?
Troppo attaccati alla poltrona?
Paura di diventare disoccupati ?
Un tunnel senza uscita.