La poltrona prima di tutto: tutto e il contrario di tutto dei Bonito’s e Dibisceglia
Un consiglio comunale a tratti indecoroso, quello di ieri, che non è riuscito a portare a termine gli assestamenti di bilancio e lo spostamento del progetto Auditorium dal rione Santa Barbara al rione Torricelli.
A tenere banco, infatti, è ancora la pista ciclabile perché tre consiglieri – gli stessi che avevano annunciato la rimozione dei cordoli- sono stati gabbati (i cordoli ci sono ancora e solo ieri ci sono stati tre feriti perché quel cantiere non è delimitato come dovrebbe essere) e quindi Vincenzo Merra, Gerardo Valentino e Gino Giurato hanno deciso di far mancare il numero legale, lasciando Francesco Bonito da solo insieme al suo PD.
Il sindaco, da parte sua, ha minacciato le dimissioni per l’ennesima volta, ma difficilmente riuscirà a schiodarsi dalla poltrona a cui è saldamente seduto in tandem con il figlio Savino Bonito e la vicesindaca Maria Dibisceglia, quest’ultima capace di postare sui social, con evidente sprezzo del ridicolo, a distanza di poco, messaggi di adesione totale al progetto e poi la richiesta di sospensione del cantiere.
Per questo il consigliere ormai di minoranza Domenico Bellapianta attacca a testa bassa: “Per l’ennesima volta il Sindaco Bonito intimorisce la sua maggioranza, minacciando le proprie dimissioni. Se realmente avesse coraggio e volesse realmente bene alla propria città, farebbe cosa buona e giusta rassegnare le proprie dimissioni: purtroppo l’attaccamento alla poltrona del sindaco e della sua maggioranza, li rende miopi agli occhi di una città che grida vendetta”.
“Ormai è da tempo che gli interessi della città non sono gli interessi di questa maggioranza. È diventata una telenovela, quando la situazione diventa difficile, il Sindaco annuncia uno stato di malessere, malessere voluto con l’intenzione di impietosire i propri consiglieri e magari la città, pensando di distogliere l’attenzione sulle questioni più importanti, ovvero il mancato numero legale della sua maggioranza”, conclude Bellapianta.
Critico anche il civico di centrodestra Paolo Vitullo: “La maggioranza abbandona l’aula e fa mancare il numero legale. Saltano gli assestamenti di bilancio e lo spostamento dell’auditorium originariamente previsto nel quartiere Santa Barbara. La nave alla deriva sta affondando”, commenta.
Bellapianta e la lingua italiana sono nemici giurati
I fatti non vi smentiscono.
Andate via.
Amministrazione fallimentare in tutto. Non potete e sapete fare politica…….la prossima volta vi aspetto al varco. DIMISSIONI e basta
Bonito vattene! E’ ora che tu tolga il disturbo.
Gerardo Valentino un morto che cammina non vuole nemmeno più il gettone di presenza….e la sig.Maria non può abdicare,ormai ha da pagare il mutuo per la casa…ancora un pochino e poi tutti a casa…jamm ja
È una guerra tra Bonito’s e Scissionisti della Zia. Tra Schleiniani e Raffaele (non schleiniano) . Una noia. Chi ci va di mezzo è la cittadinanza.