Ricorso al TAR contro la ciclabile: il 15 gennaio si decide sulla sospensione dei lavori
Il ricorso al TAR contro l’istituzione della pista ciclabile, promosso dai commercianti per il tramite degli avvocati Alfonso e Roberto Ruocco, si compone di un’altra tappa con il rinvio, al 15 gennaio, dell’udienza collegiale per la decisione sulla sospensiva con relativa integrazione del contraddittorio nei confronti del Ministero. In altre parole, a metà mese vi sarà il pronunciamento della possibilità di sospendere i lavori nelle more di un giudizio definitivo, valutati tutti gli interessi in campo (compresi – ed è questa la novità - quelli del Ministero che cura i fondi del PNRR a cui il Comune ha attinto per la costruzione della ciclabile).
Nel frattempo questa mattina il Comune ha disposto l’eliminazione, fino al 7 gennaio, dei cordoli della ciclabile per venire incontro alle richieste dei commercianti, a testimonianza indiretta che le recriminazioni avanzate dai negozianti effettivamente trovano una loro dignità . Una totale assenza di programmazione, di comunicazione, di visione è stata inoltre – ed è questa la seconda novità – pubblicamente sottolineata anche dalle associazioni ambientaliste che fino ad ora hanno sostenuto, senza se e senza ma, i lavori per la realizzazione della pista ciclabile. Una giravolta che la dice lunga sul grado di preparazione generale e sul caos che sta avvolgendo il dibattito pubblico e il procedimento amministrativo.
Il 4 novembre sono stati installati i cordoli, mentre un mese dopo sono stati rimossi.
Se il 15 gennaio si avrà la risposta del TAR, perchè li stanno già togliendo i cordoli?