VIDEO | Furti d’auto, maxi operazione tra Barletta e Cerignola: 20 arresti
La Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno dato esecuzione nella prima mattinata di oggi 10 dicembre 2024 a 20 misure cautelari (quattro misure cautelari di custodia in carcere, otto misure cautelari degli arresti domiciliari, otto misure cautelari tra obbligo di dimora e di presentazione quotidiana alla P.G.) emesse dal Tribunale di Foggia, su proposta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti residenti nei nella provincia di Foggia e di Barletta-Andria-Trani, sottoposti alle indagini preliminari in relazione al reato di associazione a delinquere finalizzata al furto, ricettazione e riciclaggio di veicoli.
Le indagini, avviate nell’ ottobre 2021 e durate circa otto mesi, condotti dal Compartimento Polizia Stradale per la Puglia di Bari e la Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Barletta, coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei soggetti in ordine ai reati contestati.
L’organizzazione, costituita dai destinatari della misure cautelari, procedeva dapprima ad organizzare il furto di veicoli, trafugati prevalentemente nelle aree a nord e sud della cittadina foggiana, nella provincia barese o da fuori regione, per poi procedere alla “cannibalizzazione” degli stessi nell’area geografica compresa tra i Comuni di San Ferdinando di Puglia e Cerignola.
I pezzi ottenuti dall’attività di smontaggio erano, dunque, riciclati nel dinamico e redditizio mercato clandestino di vendita dei “pezzi di ricambio” e smistati, a prezzi vantaggiosi, sull’intero territorio nazionale ed estero, dopo aver rimosso ogni elemento che potesse ricondurre al veicolo d’origine. Centro direzionale dell’attività delittuosa di smontaggio e, quindi, base dell’organizzazione era il territorio di Cerignola.
L’attività di indagine ha rivelato una organizzazione gerarchica della compagine criminale, al cui interno i compiti dei partecipanti erano rigidamente distribuiti; a tal proposito determinante è stata l’attività di intercettazione delle comunicazioni telefoniche con conseguente “decriptazione” delle terminologie adoperate per indicare i diversi sodali.
L’odierna attività eseguita dalla Polizia di Stato, permette di rendere un forte segnale ai cittadini di presenza delle Forze dell’ordine al servizio della loro tutela e incolumità, i quali sempre più spesso mostrano sentimenti di scarsa percezione della sicurezza, soprattutto in relazione ai reati di furto, riciclaggio, ricettazione di veicoli.
Giova precisare che il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari e che la posizione delle persone coinvolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria; le stesse non possono, pertanto, essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
quanto mi fanno ridere le ultime 8 righe dell’articolo!!
Buttassero le chiavi delle celle
E non colpevoli sino alla sentenza definitiva…..bla…bla…bla…
E nel frattempo che gli fanno ?
L’inceneritore ci vuole.