VIDEO | Bonito insulta tutti, seduta sospesa. La misura ora è colma

Gestione del consiglio imbarazzante, il sindaco che continua a insultare tutti- commercianti compresi ormai silenti dopo aver incassato fondi pubblici per iniziative natalizie- e un atteggiamento ormai da badante di chi invece è chiamato ad assurgere a ruoli delicati e rilevanti.

È questo quanto capitato nell’ultimo consiglio comunale, sospeso dopo dieci minuti a causa delle solite intemperanze del sindaco Francesco Bonito supportato dalle continue interruzioni della presidente Ditommaso.Il tilt è nato quando Bonito ha interrotto il consigliere Pezzano sul tema ciclabile.

“Quando parlo io deve fare silenzio”, ha rilanciato il consigliere di Avanti Cerignola innescando le ire del primo cittadino il quale, anche a consiglio interrotto, ha continuato ad inveire contro Pezzano definendolo “amico dei mafiosi” e perfino attaccando il pubblico: “e anche voi che ve ne andate dietro agli amici dei mafiosi”.

Proteste dalla platea, con linguaggio colorito (“mi sono rotto … con questa storia della mafia”), da parte di un uomo presente tra il pubblico e simpatizzante delle opposizioni, opportunamente allontanato dalla Polizia Locale mentre il consigliere Matteo Conversano- notoriamente pacato- ha cercato di raggiungerlo minacciosamente e fisicamente, fermato solo da altri tre consiglieri comunali che lo hanno letteralmente trattenuto. Una conferma che questa maggioranza non solo ha perso la bussola, ma non ha nemmeno intenzione di recuperarla.

Da parte degli amministratori simili episodi si verificano anche nelle vie e nelle piazze cittadine, con comportamenti di assessori fin troppo sopra le righe, minacciosi e aggressivi nei confronti dei cittadini, con buona pace del decoro istituzionale garantito da legge. Così come quando si rimprovera, con modi fuori dal vivere civile (e forse dalla legge, ma saranno altre istituzioni a valutarlo), questo o quell’altro perché reo di aver rilasciato interviste ai giornali.

Una maggioranza che ormai rappresenta solo sé stessa e non si accorge di quanto sia avulsa dalle dinamiche cittadine. Solo una settimana fa la Dibisceglia invitava i cittadini ad essere volgari e aggressivi, proprio come aveva fatto il sindaco, nei confronti di una giornalista perché, secondo lei, aveva detto una cosa non giusta.

Al netto delle scaramucce e perfino dei toni alti, che da sempre caratterizzano i consigli comunali da 20 anni a questa parte, mai il livello di una amministrazione è sprofondato sotto la soglia della decenza come in questo momento storico.

C’è da aprire una riflessione seria che vada oltre gli schieramenti. Se qualcuno non ce la fa più è giusto che riposi e ritrovi la serenità perduta, qualunque siano i motivi. Ancor di più se dovesse trattarsi di eventuali ragioni di salute.

Il rischio concretissimo è che il vortice di aggressività creato da una Amministrazione incapace di riconoscersi inetta si ritorcerà presto contro. E la frittata sarà definitivamente fatta.

Perché se l’esempio dato da sindaco, assessori e consiglieri è quello di insultare, inveire, farsi trattenere prefigurando uno scontro fisico, o insultare esercenti e semplici cittadini in una piazza, o aizzare a maniere volgari per rispondere a semplici parole, allora vale tutto.

E se vale tutto: attenzione.

E se vale tutto: buona fortuna, Cerignola.

Michele Cirulli