Violenti insulti social contro Sara Ciafardoni: “Sei solo una disabile”. La scrittrice: “Manca l’umanità”.
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“Sempre handicappata sei”, “sei una disabile”, “sei autistica”. Sono questi alcuni dei commenti apparsi sotto ad un post pubblicato su instagram da Sara Ciafardoni, giovanissima scrittrice cerignolana apprezzata in tutta Italia, che ieri ha condiviso gli insulti ricevuti con i suoi followers spiegando l’accaduto. Sara convive con una malattia rara che non le permette di camminare da quando aveva 8 anni ed è bastato questo, ad un drappello di bulli, per scatenare la scia d’odio sui social network.
“Viviamo in un mondo di mostri. Ma i mostri non sono i diversi, non sono quelli come me. I veri mostri- spiega Ciafardoni- sono quelli che non ammettono, neanche con sé stessi, di essere diversi a loro volta. E se dovessi scegliere il motivo più vero per cui sono “diversa” è che io questo ca**o di vita la vivo davvero… sorridendo”. A corredo di queste parole una serie di fotografie che ritraggono la scrittrice al mare, in compagnia di amici, durante le presentazioni dei libri o nel giorno del suo compleanno. In tutti i video e gli scatti quel sorriso che Sara ha scelto di condividere persino con i suoi hater.
“Ho passato un’ora intera a cercare di spiegare a una persona (che ha commentato un mio video) che no, le categorie non esistono. Che non possiamo ridurre qualcuno a un’etichetta, a una parola. Perché troppo spesso si guarda a una persona con una disabilità pensando solo a quello: il disabile, l’handicappato. E ci si dimentica che, prima di tutto, c’è una persona. Una persona, con una vita, dei sogni, dei limiti – sì – ma anche delle possibilità”, aggiunge Sara.
La scrittrice prosegue: “Non significa negare la mia condizione. Io so benissimo che non posso salire le scale. So che non potrò mai correre. Ma sapete cosa? Ci sono i montascale. Ecco, il punto è questo: il mio handicap si vede. La differenza, però, non è nella mia sedia a rotelle, né nel gradino che non posso salire. La differenza è negli occhi di chi guarda. E questo, purtroppo, l’ho imparato da bambina, quando non erano i miei coetanei a fissarmi male, ma gli adulti, quelli che strattonavano i loro figli perché non dovevano vedere “il mostro”. E sapete chi era il mostro? Io”.
“Potrei mettermi qui e raccontarvi tutte le cose che ho fatto nella mia vita, dalle più piccole alle più grandi, e sono sicura che molte persone “normali” di 40, 50, 60 anni non le abbiano mai fatte. Ma non lo farò. Sapete, però, cosa voglio dirvi? Che una cosa l’ho fatta, e so che in tanti non ci riescono: mi vivo questa ca**o di vita. Sì, perché è una, e io la vivo. Si è troppo impegnati a puntare il dito, a guardare ciò che manca, a giudicare chi è diverso. Ma sapete cosa manca davvero? L’umanità”, conclude Sara Ciafardoni.
Non conosco di persona Sara, ma ha un cervello che corre. E’ una professionista pluripremiata, con capacità che pochi hanno. Sa scrivere, ma soprattutto sa VIVERE. Sara Ciafardoni un messaggio per te ” esistono individui il cui comportamento, privo di scrupoli e disumano, sembra scendere a un livello inferiore rispetto alla dignità stessa degli esseri viventi, oltrepassando perfino la natura degli animali che agiscono per istinto”. Che la vita ti possa offrire il meglio che meriti. Ad Maiora semper
Sara, le persone per bene ti vogliono bene. Abbi compassione per chi non sa quello che scrive nei commenti.
Hanno vite vuote. Tu che il Signore ti ha dotato di tanta empatia, intelligenza e bravura, cerca di capirli.
Un grande grande grandissimo abbraccio.
Lavare la testa al mulo porta via tempo e denaro.
Sei una ragazza nonostante tutto solare e molto acculturata, quindi non prendere neanche in considerazione la pochezza di questa gentaglia sicuramente scontenta della propria vita che tale rimarrà fino alla morte.
Non ci sono altre spiegazioni per insulti gratuiti che nulla hanno a che vedere con il tuo(consentimelo, potresti essermi figlia) dono di saper scrivere e raccontare divinamente.
Buona vita.
Mi piacerebbe leggere molto presto che d’ufficio, o anche dietro una presa di posizione delle pubbliche istituzioni o ancora dietro denuncia alla polizia postale, si proceda ad individuare questi autentici delinquenti. Per sottoporli a un processo giudiziario esemplare. Mi piacerebbe vederli in faccia queste nullità.
Cara Sara, purtroppo i social network sono oramai da molto tempo territorio ostile, popolato da gente con seri problemi di minorata capacità mentale, il vero e solo handicap, di cui nemmeno sono consapevoli. Si tratta di veri mostri a cui dovrebbe essere tolto il diritto di parola e di scrittura ma purtroppo i social network si nutrono anche di questo e chi gestisce gli stessi ha piena consapevolezza che l’offesa, la denigrazione rende (….!) più di un complimento. Al tuo posto querelerei tutti questi mostri ma credo che tu non lo farai, sol perché sei più forte di me, molto… Leggi il resto »
la polizia postale? risalire, individuare queste mer……?
Auguri Sara e non dare peso alle parole dette da persone stupide.
Provino costoro a leggere qualcosa di Sara.
Una penna finissima.
Provino a capire chi è.
Sara, “con tutto l’amore che sai”, perdonali, o quanto meno ignorali…
l’imbecillità è un virus inarrestabile. Se avessero un centesimo delle capacità e dell’umanità di Sara, saremmo tutti più felici ma purtroppo non è così. Forza Sara, continua a guardare alla vita e non dare alcuna importanza a questi sfigati.