lunedì, Gennaio 20, 2025
Politica

Caos tra i sindaci, insulti e minacce: l’ego di Bonito può costare 5.5 milioni di euro


Strappo istituzionale, minacce esplicite, totale mancanza di una strategia politica e comune commissariato dall’Università. È questo, in sintesi, il resoconto della riunione tenutasi ieri presso il GAL Tavoliere, la società che raggruppa enti pubblici, privati, istituzioni, associazioni datoriali e che dovrà gestire 5.5 milioni di euro per il territorio di Cerignola e Cinque Reali Siti. Ieri è stato votato il nuovo consiglio di amministrazione: Leonardo Paparella è il presidente, mentre il cda è formato da Gennaro Santorufo in rappresentanza del Cnel, Giuseppe Sinerchia per i privati, Lucia Latorre per gli enti pubblici e Nicola Faccilongo per i Comuni.

La storia inizia da più di un anno, con la scadenza del mandato di Francesco Capacchione, e da allora le trattative per strappare un posto nella postazione di comando sono state affidate al solito Savino Bonito e all’allora assessore Sergio Cialdella. Risultato: nullo. Ieri il Comune di Cerignola, che di concerto con i Reali Siti avrebbe dovuto esprimere un nominativo, non è riuscito ad ottenere la maggioranza, messo all’angolo da Stornara, Stornarella, Ordona, che invece hanno proposto il sindaco di Stornarella Massimo Colia. A quel punto Bonito, condannato dai numeri, ha perso le staffe.

“Come sindaco non posso concordare. C’è una ragione personale, per me di grande rilevanza: mi ero proposto, evidentemente sono stato bocciato, non sempre la democrazia è espressione sana dello scenario politico. E poi- ha aggiunto il primo cittadino- c’è una ragione istituzionale: voglio ricordare che Cerignola è territorio agricolo più esteso di Italia. Secondo le regole della ragionevolezza come si può negare a Cerignola di non essere rappresentata nel cda?”. In realtà, nel consiglio di amministrazione Cerignola è abbondantemente rappresentata con ben tre elementi: Paparella alla presidenza e Sinerchia e Santorufo nel cda. Eppure Bonito ha vissuto la sua personale esclusione come un affronto. Tanto da minacciare di rispedire in Regione i 5.5 milioni di euro destinati al territorio.

“Se non sarò io a rappresentare i Comuni, proporrò al consiglio comunale di Cerignola il recesso dal Gal. E se non c’è Cerignola non esisterebbe il GAL. Io sono stato un Sindaco vicino ai comuni che oggi mi bocciano, ho fatto bene economico, amministrativo, politico. Che legittimazione politica e istituzionale può avere Gal se Cerignola volta le spalle?”, ha aggiunto il sindaco visibilmente teso.

Stando al regolamento, qualora qualunque compagine- anche i piccoli comuni- dovesse lasciare il GAL, l’intera programmazione da 5.5 milioni di euro verrebbe compromessa. Il muro contro muro ha portato ad une mediazione oggettivamente umiliante per tutti i sindaci: a rappresentarli, considerata l’impossibilità di trovare una sintesi da oltre un anno, sarà il professore Nicola Faccilongo dell’Università degli studi di Foggia. E lo farà a tempo determinato, fino a quando i primi cittadini non troveranno un equilibrio: difficile da imbastire, considerate le ripetute offese del sindaco di Cerignola ai rappresentanti di Stornara, Stornarella e Ordona, e quindi alle loro comunità.

Quella filiera istituzionale decantata sembra ormai un ricordo offuscato. Il Comune di Cerignola è totalmente isolato, tanto che a fare rete sono stati i piccoli comuni con i loro referenti provinciali. Cerignola è stata messa all’angolo, le trattative imbastite da Cialdella e Bonito sono state perdita di tempo buona soltanto a impegnare qualche giornata e all’appuntamento cruciale Bonito si è presentato con l’arma più scarica di tutte: la minaccia. Il suo ego può costare 5.5 milioni di euro per 6 comuni. Anche perché è mancata ogni concertazione con i colleghi sindaci e con i comuni storicamente amici di Cerignola. Nessuna interlocuzione per stabilire una strategia condivisa, nessuna telefonata: “Pensavo fosse scontato che dovessi essere eletto io”, ha ammesso Bonito prima di lasciare.


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Mimmo
3 giorni fa

TANTO NON C’E’ NESSUN AFFARE DA FARE CON IL GAL, I BANDI SONO REGIONALI. IL CONSIGLIO HA FUNZIONI RIDOTTE. INUTILE SCALDARSI.
ARROGANZA E PREPOTENZA.

SIETE TALMENTE DISPERATI DA SCALDARVI PER POCO O NIENTE. ANDASSERO A TROVARE LAVORO CHI NON L HO HA.
ASSURDO, CHE DISPERAZIONE.

Michele
3 giorni fa

Questo non è per niente all’altezza di fare il sindaco o qualsiasi altro incarico.
Sarà l’età avanzata. O l’esaurimento avuto forse dall’attività che svolgeva prima di fare il sindaco. Ma questo non è capace o qualificato.

Neurologo
3 giorni fa

Ma Bonito è del mestiere?? Madonne e comme stoo!!!

Giusnn
2 giorni fa

Ormai la demenza è vicina

me cut
1 giorno fa

GRAZIE TOMMASO SGARRO PER QUELLO CHE HAI COMBINATO ALLA NOSTRA CITTA’. CI RICORDERO DI TE E DEI TUOI ELETTORI, ALLE PROSSIME , E POI ALLE PROSSIME, E POI PROSSIME, E TUTTE LE ALTRE ELEZIONI.
I CERIGNOLANI NON DIMENTICHERANNO MAI !

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