Metta: “Sullo stadio è una semplice speculazione edilizia”. E sulla relazione antimafia…
Ha annunciato l’inizio della sua campagna elettorale perché, come ha ribadito nell’ultima settimana, nella prossima tornata elettorale sarà della partita. Franco Metta, ex sindaco di Cerignola, riparte da dove aveva terminato: la relazione con cui il Ministero dell’interno ha sciolto il Comune per infiltrazioni mafiose.
“Sto ancora aspettando che qualcuno mi dica quale atto abbia favorito o indirizzato la mia Amministrazione verso la mafia”, premette l’avvocato, che rispolvera quella stessa relazione su cui ora Bonito, Cicolella e Dibisceglia nicchiano e di cui non vogliono parlare. Soprattutto, da quando Cicolella ha appiattito l’azione amministrativa su quella della famiglia Grieco, di fatto rendendola un tutt’uno, l’attuale giunta, opportunamente interrogata, si è tirata indietro proprio sul cavallo di battaglia: la legalità.
Sono stati proprio Bonito, Cicolella e Dibisceglia, dal 2019 al 2021, a sventolare nelle piazze quella relazione che aveva condannato Metta alla decadenza prima e all’incandidabilità poi. Rispetto a quello stesso scritto, che interessa anche la società dei Grieco oggi appiattita sull’Amministrazione, cos’è cambiato? Con questa semplice domanda si ferma la logorrea autocelebrativa di Bonito, Cicolella e Dibisceglia.
Metta, all’interno della sua trasmissione settimanale, pertanto incalza: “Il problema del nuovo stadio nasce per la volontà di sfruttare dal punto di vista edilizio quello che è attualmente lo stadio Monterisi. Non c’è nessuna necessità di un nuovo stadio. Il problema dello stadio si è posto già a me quando ero sindaco io”. Quindi, secondo il leader del movimento Avanti, vi sarebbe la possibilità di trovarsi di fronte a una speculazione edilizia, già sventata negli anni passati.
“Sulla zona del Monterisi c’erano – e spero siano passate perché francamente assurde- delle mire di carattere speculativo edilizio: costruire sul terreno del Monterisi e realizzare un nuovo stadio in via Foggia”, spiega Metta.
Il punto focale aperto da Cicolella, che ha tirato per la giacchetta i Grieco, rimane uno: quali sono i rapporti dell’Amministrazione con i Grieco, inseriti nella relazione per circostanze oggettive? Per Metta “quelle scritte nella relazione sono delle scemenze, fuorvianti, false e allusive”. Però- è il ragionamento del cicognino- se hanno contribuito a sciogliere la sua amministrazione, non si capisce cosa sia cambiato oggi. Da qui la nostra domanda a Bonito, Cicolella e Dibisceglia, che da quasi una settimana rimane inevasa.
“Dopo che sono andari in giro a dire che Metta è un mafioso perché è amico di Grieco- dice l’avvocato- Cicolella, Bonito e Dibisceglia hanno fatto la campagna elettorale in casa di Grieco. Solo che quando c’ero io questo contatto era la prova della mia mafiosità, adesso che lo fanno Bonito, Cicolella e Dibisceglia è tutto apposto”.
“Quando io o i giornali affrontiamo questo tema- specifica Metta- non abbiamo nessun malanimo nei confronti dell’Audace o della proprietà dell’Audace. Quando c’ero io i contatti con i Grieco erano pericolosi, ora no, questo è il tema”, conclude.
Michele Cirulli
Che significa mire di carattere speculativo edilizio?