venerdì, Gennaio 24, 2025
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No, Bonito – purtroppo o per fortuna – non si è più dimesso: cosa è successo


Dopo la sfuriata, il silenzio. E lo spettro delle dimissioni agitato senza alcuna ragione. Ieri, in tarda mattinata, il primo cittadino, Francesco Bonito, aveva annunciato alla giunta la volontà di volersi dimettere dando perfino un orario preciso: la deadline era fissata alle 16:00. In quelle poche ore a disposizione gli assessori e i consiglieri di maggioranza si sono consultati, le chat hanno iniziato ad animarsi e i telefoni sono diventati roventi.

L’opinione diffusa è stata una: “non si dimetterà”. Perfino battute e ilarità su una pratica, quella della promessa di dimissioni, che è diventata una prassi. Quasi un’abitudine.

Ed in effetti quella del sindaco è stata l’ennesima minaccia – purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista- senza effetti. Un film già abbondantemente visto. A febbraio di un anno fa lo aveva scritto in una nota ufficiale interna: mi dimetto perché su Marchiodoc.it sanno ciò che dico, era il senso del discorso di Bonito.

A maggio, in occasione della presentazione del report di metà mandato della sua amministrazione, annunciato tramite social e mai condiviso con la maggioranza, il sindaco, una volta preso atto dello sfilarsi di pezzi della sua maggioranza, aveva dato una nuova scadenza: dopo la presentazione del libro bianco, mi dimetto. E quel giorno né i consiglieri avevano presenziato all’eventk, né era stato protocollato alcunché.Ma non è finita qui.

A luglio, in piena crisi di maggioranza (come in questo momento) e con i sussulti dei partiti per un rimpasto, Bonito aveva minacciato ancora una volta di mollare la presa e abbandonare tutto perché “incompatibile” alla politica cerignolana e con una sfuriata aveva lasciato Palazzo di Città con parole precise: mi dimetto. Ancora una volta. Ieri la solita trama. A causa dei serissimi problemi di bilancio tra Consorzio di rifiuti e Comune (la stessa “posta” viene valutata in due modi differenti tra i due enti, con uno squilibrio assolutamente non congruo) , Bonito ha pronunciato le parole magiche: mi dimetto. E ancora una volta non è stato vero.

Peggio è riuscita a fare, a inizio 2024, solo l’assessore Teresa Cicolella, che in gran silenzio aveva presentato una nuova forma di dimissioni: quelle segrete e solo per mezza delega. Una pagliacciata che evidentemente ha fatto scuola.


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Addapassalanuttata
6 ore fa

Il re è l’espressione della sua corte…nani e ballerine

BATMAN
5 ore fa

MANC STA VOLT!!!

L’insegnante
4 ore fa

La prossima volta per richiamare l’attenzione potrebbe limitarsi ad alzarsi e urlare conto fino a 3 poi mi dimetto eh !!
Che pagliaccio

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