Una cena che vale una coalizione: opposizioni a confronto lavorano per il dopo Bonito/Dibisceglia
Una cena che vale una coalizione. È quella che il centrodestra e i civici hanno organizzato a Canosa di Puglia la scorsa sera, quando intorno ad un tavolo si sono incontrati Gianvito Casarella e Nicola Netti di FDI; Carlo Dercole di Forza Italia; Rino Pezzano e Pasquale Morra di Avanti Cerignola; Domenico Bellapianta del Gruppo Misto e Vincenzo Specchio della Lega.
Sullo sfondo gli appuntamenti elettorali delle regionali e delle comunali, che necessariamente dovranno aprire delle valutazioni comuni per reggere l’onda d’urto a Bari, dove si sta facendo concreta l’ipotesi della pesante candidatura di Antonio Decaro nel centrosinistra, e cercare di conquistare Palazzo di Città a Cerignola, nel momento in cui la maggioranza di Bonito sembra essere fragile. Si tratta del secondo incontro nel centrodestra allargato, che dopo quello di novembre scorso vira sul coinvolgimento ancora più forte di forze civiche, come ad esempio quella di Bellapianta fuoriuscito dalla maggioranza di governo in aperto contrasto con l’Amministrazione Comunale.
Lo schema venuto fuori nella cena delle opposizioni, e che probabilmente sarà ricalcato anche nella primavera 2027, quando si andrà al voto a Cerignola, è quello di radunare tutti coloro i quali non si riconoscono nella gestione politico-amministrativa di Francesco Bonito e Maria Dibisceglia. Le parole d’ordine, nei fatti, sarebbero due: aggregare e allargare. Una opzione che sembra abbastanza percorribile anche in considerazione del fatto che mancano ancora due anni alla scadenza del mandato del centrosinistra.
Ad oggi Franco Metta ha annunciato la sua candidatura, Antonio Giannatempo si prepara alla corsa delle regionali nella lista del candidato presidente e anche Francesco De Cosmo starebbe studiando da sindaco. Passi verso l’unità sono concreti. Basti pensare alla lontananza, non solo politica ma anche personale, di pezzi di Fratelli d’Italia con pezzi del civismo locale che ora non solo sembra ridotta, ma quasi nulla.
Non si esclude a stretto giro anche una nuova convention che possa tradurre in idee, proposte e confronto con la città un progetto politico da costruire nei prossimi due anni partendo dal tessuto sociale, dai cittadini e dalle realtà già presenti sul territorio.
Io vedo solo un branco di Parassiti! Attaccati alle poltrone che mirano solo allo stipendio facile.
A chiacchiere tutti sono capaci. Nei fatti, la maggior parte non fa niente.
Un mix di mettiani,giannatempiani e francotiratori. Con rispetto,ma non la vedo proprio bene. Tatarella ci manchi.
proprio giannatempiani non ne vedo 😀
Credo e spero che esca una bella persona, al di sopra, che offra una valida proposta politica.